“Ammettere la proroga al 31 dicembre 2014 per l’adeguamento antincendio degli alberghi e delle strutture ricettive con oltre 25 posti letto, sarebbe sbagliato, anzitutto nei confronti dei tanti albergatori che hanno iniziato il percorso virtuoso della messa in regola delle strutture secondo quanto stabilito dal piano straordinario biennale definitivo dal decreto 16 marzo 2012″. A dirlo è stato l’ing. Fabio Dattilo, direttore centrale per la prevenzione incendi e la sicurezza tecnica del Ministero degli interni, intervenuto al convegno nazionale Come cambia la prevenzione incendi organizzato, lo scorso 9 novembre a Ecomondo, dal Dipartimento dei VV.F. e dal Consiglio nazionale dei periti industriali e periti industriali laureati con la collaborazione del collegio della Provincia di Rimini.
Citando i dati dell’Osservatorio che monitora la situazione dell’adeguamento antincendio delle strutture alberghiere attivato in Provincia di Rimini, il vice comandante del Comando dei VV.F: di Rimini, Antonio Petitto, ha evidenziato come oltre l’80% degli alberghi abbia iniziato un percorso virtuoso di adeguamento e messa a norma secondo le disposizioni dettate dalla disciplina sulla prevenzione incendi.
“Una proroga che premiasse le attività che non hanno ancora realizzato opere per garantire la sicurezza e la pubblica incolumità”, è stato il ragionamento di Dattilo, “non sarebbe valutata positivamente e i Vigili del Fuoco, se interpellati in proposito, daranno parere contrario”.
Oltre 300 tecnici e imprenditori
Al convegno hanno partecipato oltre 300 fra professionisti tecnici dell’antincendio e imprenditori con la partecipazione di una folta delegazione di comandanti provinciali dei comandi dei Vigili del fuoco dell’Emilia-Romagna e delle Marche.
L’appuntamento di Rimini si è dunque dimostrato una volta di più un “classico” nel panorama della prevenzione incendi del nostro Paese, come hanno rimarcato anche il presidente del CNPI, Giampiero Giovannetti, e il presidente del Collegio dei periti industriali di Rimini, Gilberto Leardini, che ha introdotto i lavori.
Il tema portante dell’incontro è stato il futuro dell’antincendio. In questo senso, i relatori hanno sottolineato l’ineluttabilità del passaggio dalle norme prescrittive con regole tecniche pubblicate per decreto a norme prestazionali per riportare l’attenzione sul risultato del progetto antincendio, anziché sul mero rispetto della norma.
I criteri prestazionali, il cui passaggio avverrà comunque nel lungo periodo e con un percorso condiviso insieme con i professionisti tecnici (periti industriali, geometri, ingegneri, architetti), comporterà, da un lato, una maggiore libertà progettuale ma, dall’altro, aumenterà il profilo di responsabilità del tecnico dell’antincendio che non sarà più un “mediatore”, per dirla con le parole dell’ing. Dattilo, ma verrà chiamato a motivare tutti i passaggi delle sue scelte per dimostrare la contemperanza dei criteri adottati alla sicurezza antincendio.
di Mauro Ferrarini