The public has access to information in unprecedented ways. Unfortunately, it has access to good information and access to shitty information. For me, the challenge is: How do you create media literacy? How do you get people to critically engage the news that’s available? These are issues we need to address, but the availability of information is still amazing. And I think that’s part of what’s so terrifying to people, that there’s so much information out there.
Queste le parole di Danah Boyd riportate qualche giorno fa dal Giornalaio, Pier Luca Santoro, in un pezzo che affronta la questione dell'approccio alla mole di elementi informativi che i media ci propinano ogni giorno e alla qualità dei contenuti.
Pier Luca conclude la sua segnalazione con ciò che definirei un appello: "Credo siano temi dei quali si discute troppo poco, forse troppo assillati dai modelli di business, dalla sostenibilità economica e dai ricavi calanti, o nulli, si rischia di perdere di vista il focus: cos’è informazione come si valuta la sua qualità?"
Mi associo! Anche perchè sono sicuro che, quello della Qualità, sarebbe un argomento molto buono per convincere i cittadini al pagamento delle news online. Sul tema dell'Informazione e Conoscenza credo di aver detto già abbastanza (ovviamente ci ritornerò su).