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DEVASTATO DALLE CADUTE, SARANNO LE ALPI A TOGLIERE IL VELO SOPORIFERO DELLE PRIME DUE SETTIMANE DI TOUR. NONOSTANTE QUESTA SITUAZIONE FACCIA LA FELICITA’ DEGLI ORGANIZZATORI, SOPRATTUTTO PER UN FRANCESE IN GIALLO.
Con l’arrivo delle Alpi, finalmente si va verso i momenti decisivi del Tour de France. Con Thomas Voeckler che il suo Tour lo ha già vinto (come Mark Cavendish che per ora porta a casa 4 vittorie), vedremo a Gap chi a veramente le gambe per vincere la corsa?
Fin’ora abbiamo assistito a due settimane di tutti-guardano-tutti, motivo principe per cui probabilmente Voeckler è maglia gialla. A Contador, che non può nascondere la stanchezza per un Giro tremendo, la situazione va anche bene. Le fatiche italiane non gli permettono molti colpi da tirare a bersaglio. Per questo, fino a questo momento, il giochino del; ”Ok ragazzi, chi scatta?” per lui è perfetto.
Basso e i fratelli Schleck dovranno però dare battaglia, ma non solo questo. Se vogliono vincere il Tour, devono già vestire di giallo alla cronometro, con almeno 1 minuto e mezzo sui vari Evans e Contador.
Se domani mattina si corresse la cronometro, Evans e Contador potrebbero mangiarsi i due Schleck, Voeckler, e forse anche Basso. Ad Evans va benissimo arrivare alla cronometro a un minuto dal leader, e fin’ora l’australiano non ha mai fatto sul serio.
Andy Schleck deve smetterla di guardarsi indietro; la classe c’è, c’è il talento, le gambe anche. Che aspetta? Che Frank gli dica; “Va bene fratellino, vai!” buonanotte. Gli avversari ringraziano.
Basso fa quel che può. La testa è più cattiva delle sue gambe. Ma anche l’italiano deve arrivare in giallo a Grenoble, perché 42 chilometri contro il tempo bastano e avanzano per lasciare 1 minuto e mezzo a Evans e uno a Contador.
Le Alpi sono arrivate. Ora tutti i leaders devono giocarsi le loro carte. Basso, Andy e Franck, Contador devono guadagnare quel che basta per difendere un’eventuale maglia gialla nella cronometro; Evans non chiede altro che potersi giocare il Tour a Grenoble.
Contador è l’unico tra i favoriti che ha corso il Giro. Tutti gli altri si sono avvicinato al Giro di Francia come hanno preferito. Per questi ultimi non ci saranno scusanti, se anche sulle Alpi assisteremo a salite corse in maniera supercontrollata. A meno che questo ciclismo non sia il risultato di controlli anti-doping qualitativamente migliori. Allora viva le salite-camomilla.
Giovedì-venerdi-sabato; il Tour sarà tutto lì, in 352 chilometri.
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