NON FIRMATE LA PETIZIONE
Cancellare la Divina Commedia da tutti i programmi di studio perché conterrebbe delle parti anti-islamiche ed anti-ebraiche: a sostenerlo, attraverso una petizione inoltrata al ministro dell’Istruzione, è l’Arre, l’Associazione per il rispetto di tutte le religioni e la convivenza pacifica delle etnie culturali. Nella petizione si legge che “un numero crescente di cittadini italiani di religione islamica, insieme all’associazione tosco-emiliana per la difesa delle tradizioni cittadine e alla federazione Ggr (Gruppi gay riuniti) chiede di espungere la ‘Divina Commedia’ – un poema, oltretutto, scritto in una lingua non più comprensibile dalle nuove generazioni – dai programmi d’insegnamento di ogni ordine di scuole“. L’associazione ritiene che, “a torto, il capolavoro della letteratura italiana contiene centinaia, se non migliaia, di versi che violano ogni ‘political correctness’” che “offendono gravemente non poche minoranze di cittadini, legittimano pesanti discriminazioni nei confronti dei diversi, rappresentano una intollerabile violazione dei ‘diritti soggettivi’ vanificati dal mancato rispetto della dignità delle persone”. Nella lunga lettera inviata al ministro Gelmini, l’Arre sostiene che “la ‘Divina Commedia’ offende, ad esempio, le religioni non cristiane. Ecco un esempio: “il Canto XXVIII dell’Inferno: ‘Mentre che tutto in lui veder m’attacco,/guardommi, e con le man s’aperse il petto,/dicendo: ‘Or vedi com’io mi dilacco!/vedi come storpiato è Maometto!/Dinanzi a me sen va piangendo Alì, fesso nel volto dal mento al ciuffetto’, dove all’empio dileggio nei confronti del Profeta dell’Islam si unisce lo scherno”.
Nota di redazione: Che significa il “numero crescente di cittadini italiani di religione islamica”? Crescente quanto? Sono abbastanza da mettere in discussione l’origine della cultura e della lingua italiana? Un dubbio sorge spontaneo, cosa nasconde questo “offendersi gravemente” leggendo la Divina Commedia? A pensar male si fa peccato, ma sembra un bieco tentativo, dopo il crocifisso… ricordate?, di scardinare dalle fondamenta ogni riferimento, nella società e nelle scuole, alla cristianità madre della nostra civiltà.SPIACENTE, IO NON FIRMO.
Commento di Stelio Bonsegna: E’ la guerra alla nostra cultura, favorita anche dalle quinte colonne italiane e di sinistra, oltre che anarchiche. Una guerra che si sta svolgendo sotto i nostri occhi, contro la nostra ultra millenaria cultura, da un Islam sempre più infido che si avvale di fanatici infiltrati nel nostro occidente, culturalmente molto più avanzato e democratico. Proprio la nostra Democrazia, viene usata come cavallo di troia da questo bellicoso Islam. Corriamo ai ripari finché siamo in tempo, altrimenti l’Eurabia teorizzata dalla Povera Oriana Fallaci, si concretizzerà.
commento di Roberto Carelli: Non c’è più . . . Italia.