Adinolfi lascia il PD...

Creato il 28 settembre 2011 da Francescadalporto @francesca75a
Oggi tornando a casa dal lavoro ho letto che Mario Adinolfi ha riconsegnato la tessera del PD con questa lettera indirizzata al segretario Bersani. Devo dire che questa lettera mi ha parecchio scosso, probabilmente mi ha turbato perchè come Adinolfi sto vivendo un periodo di affanno all'interno del PD. Io mi sono iscritta a questo partito perchè credevo che fosse possibile creare un partito progressista in Italia, credevo nel PD come strumento di rinnovo della politica italiana, perchè credevo a un modo nuovo di fare politica. Mi sono trovata dentro a un contenitore vuoto, dove conta di più l'amicizia con il potente di turno, piuttosto che le idee che hai e per cui combatti. Sinceramente non mi piace questo partito, dove la classe dirigente è autoreferenziata, dove la struttura stessa impedisce di capire e rappresentare al meglio la società di oggi.Voglio parlare di quello con cui nel partito ho avuto più a che fare: la conferenza delle donne. E' un organismo inutile se alle portavoci e alle rappresentanti dei territori non viene permesso di lavorare e le si usa solo per comunicare decisioni prese altrove. E' un organismo vuoto se la portavoce nazionale non si fa carico assieme alle rappresentanti dei territori di elaborare un'agenda sul welfare e la condizione femminile in Italia per i prossimi 10 anni e si limita a invitare a raccogliere firme come quella che dovrebbe iniziare nei prossimi giorni.Io voglio che il PD diventi un partito credibile, non un partito la cui unica linea politica è "Noi chiediamo le dimissioni di Berlusconi!".Ho una domanda per Bersani: dopo cosa facciamo? Una grande ammucchiata? Quale è la nostra idea di paese dopo? Qual'è la risposta al precariato della mia generazione? Per ora mi sembra che il PD sia un elefante in una vetreria. E' ora di cambiare ritmo, se la dirigenza non ha le capacità di farlo si tolga dai piedi.

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