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Adorazione

Creato il 18 ottobre 2012 da Antonio

Adorazione
Alza lo sguardo livido di stupore
distratta nell'ora dell'adorazione.
Donne rotonde come il mondo
genuflesse intorno al Dio dell'olio,
curva nera di tempo, raccolgono olive
per la luce dei morti e il pane dei vivi.
Non molto tempo fa, la foto è del 72 se ricordo bene, la raccolta delle olive era opera delle donne, gli uomini erano tra i rami a far cadere quelle che non erano andate giù da sole. Intorno all'albero si realizzava un'ara circolare e partendo dall'esterno le donne raccoglievano con le mani le olive, le fitte e le cijare (le fitte sono quelle più dense sotto l'albero, le cijare sono quelle più sparse). Non c'erano le reti, quelle sono venute dopo, le "reti poste intorno dai contadini a sposare se stessi a loro", immagine meravigliosa di Fabrizio, la raccolta avveniva ancora a mano e in molti posti del mio Salento continua ad essere così. Poi è venuto il tradimento, la raccolta non è più uno sposalizio con l'albero, ancor meno un'adorazione. Si stendono le reti, una macchina fa tremare gli alberi, li scuote, le olive cadono, si avvolgono le reti. Fine.
Fimmine fimmine ca sciati alle ulie
cujiti e fitte e puru le cijare

E' la strofa di una variante più recente della canzone che ho messo in questo post.
Un uomo del Sud
come immagina Dio
se non come storto olivo
e perenne rovina?
Vittorio Bodini, Inediti 1949-1960. In Tutte le poesie a cura di Oreste Macrì. Ed. Besa, 2010.
Oggi in Salento si potrebbe consumare l'ennesimo scempio, la domanda che si poneva Bodini non ha più l'attesa risposta. Nel cuore del basso Salento, in Puglia, tra i comuni di Maglie e Otranto si vuole costruire un'autostrada. Quei comuni sono già serviti da una strada statale ampia e scorrevole a due corsie. Costruire l'autostrada significa passare sopra secoli di storia, sradicare migliaia di ulivi secolari, molti sono millenari.
Cosa io pensi della democrazia del click è cosa nota tra chi legge questo post ma ad ogni modo gli strumenti vanno usati. In rete c'è una petizione promossa su Avaaz.org che chiede:
«Al Presidente della Repubblica al Presidente del Consiglio al Consiglio dei Ministri e a tutto il Parlamento.
Col presente appello-petizione si vuole chiedere di fermare la folle e insavia costruzione della mega autostrada a 4 corsie nel cuore del basso Salento fra i comuni pugliesi di Maglie e Otranto. Oltre 8000 ulivi ed essenze di pregio da estirpare sono la misura arborea di un'ecatombe intollerabile che prevede un simile martirio di territorio e la dissipazione e scempio di preziosissime e innumerevoli testimonianze della civiltà greco-romana e cristiana e del lavoro millenario della nostra civiltà contadina. Le nostre firme chiedono l'intervento per salvare, ora, l'entroterra otrantino e quindi con una moratoria di tutti, tanti, i previsti progetti di iper-ampliamento autostradale, di strade esistenti e fermare la costruzione di altre strade fortemente impattanti e certamente ridondanti per l'intera Puglia salentina e salvare il suo unico e meraviglioso mosaico paesaggistico storico naturale impregnato di cultura e mitologia.»
Vi prego firmate la petizione.
Chi non è salentino può chiedere con questa petizione di salvare quegli alberi, chi è salentino, se ancora  ricorda qualcuno dei propri parenti inginocchiato sotto quegli alberi, allora dovrà fare di tutto per impedire la costruzione di una autostrada inutile e dannosa.


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