« Da vecchio sono giunto a credere che non conti l'amore, sostantivo, ma l'amare, verbo.Si tratta di un'azione che, come l'acqua, scorre a un ritmo suo.. »In questo nostro nuovo appuntamento con la rubrica #adottaunlibro, vorrei presentarvi un libro che mi ha emozioni, scosso e straziato nella sua profondità, nella sua semplicità e nel suo intimo rispetto per un sentimento che, da sempre, è stato capace di muovere il mondo verso la giusta direzione: l'amore!Spero che possiate amare questo romanzo come l'ho amato io e, in caso decideste di leggerlo, fatemelo sapere nei commenti, aspettando la vostra opinione in merito...
INFO LIBRO
Questa storia inizia a New York nel 2000, quando, alle nozze del nipote, Josef Kohn scorge tra gli invitati una donna dall'aria familiare: gli occhi azzurro ghiaccio, l'ombra di un tatuaggio sotto la manica dell'abito. Rischiando di essere scortese, le chiede di mostrargli il braccio. La certezza è lì, sulla pelle: sei numeri blu, accanto a un piccolo neo che lui non ha mai dimenticato. E allora le dite Lenka, sono io Joseph, tuo marito! Perchè questa storia, in realtà, inizia a Praga nel 1938, quando Lenka e Joseph sono due studenti. Ebrei, si conoscono prima dell'occupazione nazista, si innamorato, diventano marito e moglie per lo spazio di una notte. Il giorno dopo, al momento di fuggire negli Stati Uniti, Lenka decide di restare perchè non ci sono visti per la sua famiglia. Si separano con la promessa di ricongiungersi al più presto, ma Lenka finisce in un campo di concentramento. In mezzo all'orrore, dipinge: l'unico modo per dare colore a ciò che è privato di luce, per fare forma a ciò che non si può descrivere. Mentre Josef, in America, si specializza in ostetricia; solo aiutare a dare la vita gli impedisce di essere trascinato a fondo dalle voci di chi non c'è più. Quando ormai si crederanno perduti per sempre, ci sarà un nuovo inizio per entrambi...Sono passati oramai tre anni da quando ho letto Un giorno solo, tutta la vita e lo ricordo ancora come un romanzo forte, imponente, emozionante e travolgente sotto molteplici punti di vista.
E' quel genere di romanzo in grado di rapire il lettore, capace di affascinarlo fin dalle sue prime pagine attraverso la narrazione di un amore , impetuoso quanto improvviso, tra due giovani che il destino, la storia e la follia di un popolo separerà troppo presto.
Straziante. E' il primo aggettivo che mi torna in mente pensando alle emozioni provate durante la sua lettura; ma allo stesso tempo, si presenta come un romanzo a 360° in grado di far provare le emozioni più diverse e contrastanti. Dall'amore al dolore fisico e mentale. Dalla rabbia alla dolcezza di un abbraccio atteso fin troppo a lungo.
Il cuore si è stretto letteralmente durante la lettura delle parole di Lenka nella sua prigionia prima a Terezin ed infine ad Auschwitz; luoghi che, purtroppo, conosciamo indirettamente fin troppo bene nei loro molteplici significati e nelle loro inevitabili conseguenze.
Non è un semplice romanzo d'amore!
Un giorno solo, tutta la vita è un racconto di dolore, di passione, di rassegnazione, di morte, di paure, di bugie, di parole mai dette e di incontri imprevisti e quasi impossibili, proprio quando oramai tutto sembrava perduto, sepolto in un passato che non sarebbe più tornato.
Come Alyson Richman ha dichiarato in un'intervista la parte iniziale del romanzo è ispirata ad una storia vera: quella di un'artista sopravvissuto alla Shoah; per poi ritrovarsi a scrivere una struggente storia d'amore.
E' proprio la credibilità della storia raccontata in questo romanzo che incide maggiormente, riuscendo a scavare nella profondità dell'animo umano e nei sentimenti mai sopiti di due giovani innamorati.
Leggendo Una giorno solo, tutta la vita è chiaro come l'amore rappresenti un imprescindibile e costante contorno ad una storia che parla di dolore, di separazione, di lontananza imposta da uomini, dalla loro follia e da un odio che è sempre difficile da spiegare, comprendere e tanto meno giustificare.
Quello che mi ha maggiormente emozionato leggendo questo romanzo è, oltre alla storia d'amore, oltre al racconto straziante della prigionia, il senso intimo di rivalsa. L'essersi ritrovati, a dispetto della storia, del destino e della crudeltà dell'uomo, è la vittoria più grande per chi come Lenka e Joseph mai si sono dimenticati. E' il bene più puro che sconfigge il male più infimo e vile!
Proprio per questa ragione - considerando il delicato momento che stiamo vivendo dove sembra che nulla abbiamo imparato dal più recente passato e dove, soprattutto, la linea che separa la paura dall'odio è così fragile da poter essere facilmente calpestata - voglio proporvi una lettura che possa aprire le menti ed il cuore perchè odio può portare solo altro odio.
Ora la parola passa a voi, Lettori!
Avete letto questo romanzo? Vi ha incuriosito? Cosa ne pensate?
Fatemi sapere nei commenti..
Cristina