Qui allo Starbooks oggi c’è il vuoto. Sarà il silenzio del lunedì del voto, l’ansia, ma ci sono pochi avventori.
Mi rileggo la nostra agenda e i punti ancora in lista d’attesa, ché noi mica facciamo promesse elettorali e ce ne dimentichiamo.
Per esempio, non dovevamo cominciare ad adottare gli editori? Che qui, a furia di sentir parlare di piazzisti convinti che l’editoria a pagamento sia l’unico modo per poter pubblicare, sarebbe pure ora di fare i nomi e cognomi di quelli che no, non solo non ti fanno pagare, ma sono pure bravi, ti curano, ti seguono, e insomma, ti fa proprio piacere, a te lettore, pagare per leggerli.
Quindi nelle prossime settimane dedicheremo post a piccoli editori RIGOROSAMENTE NO EAP (non a pagamento, e aggiungo: nemmeno a doppio binario. Per capire la differenza, vi rimando qui) che abbiamo apprezzato e che pubblicano libri a nostro parere degni di stare in libreria. O pure sull’ebook reader, non siamo mica fissati col profumo della carta, noi. Poi col tarlo dobbiamo per forza fare di necessità virtù.
Può contribuire chiunque, sia chiaro. Chiunque conosca e voglia parlare di un editore non a pagamento che pubblica bei libri, consigliabili ai nostri migliori amici, può leggere qui le istruzioni per la partecipazione.
Tenete presente che alcune informazioni sugli editori che adotterete sono fondamentali, per noi. Quindi:
- fateci sapere se l’editore cerca esordienti, così uniamo l’utile al dilettevole;
- specificateci il genere richiesto o se l’editore ha restrizioni particolari (vi lascio come esempio le restrizioni di ISBN: meglio saperlo, se un editore non vuole leggere le ricette della Parodi o l’imitatore ufficiale di Bukowski);
- dateci un indirizzo a cui inviare i manoscritti, o un link al sito dove trovare le istruzioni, o il nome di un responsabile della collana editoriale.
- esplicitate se la casa editrice pubblica libri cartacei o digitali o entrambi. Potrebbe tornare utile.
Ops. Una dimenticanza imperdonabile. L’editore prescelto deve essere un editore con cui non avete pubblicato.
Insomma, parlateci di qualcuno che vi piace leggere e fateci capire perché vi piace, tirategli fuori tutto quello che potrebbe convincere anche noi a entrare in libreria seriamente intenzionati a comprare uno dei suoi volumi.
Allora, è tutto chiaro? Diamo inizio alle danze.
Io intanto recupero un paio di tazzine di caffè sul tavolino in fondo alla sala.
Adottiamo gli editori – una nuova rubrica rigorosamente non periodica, 5.0 out of 5 based on 1 rating