di Rossano Astarita
Giannini Editore 54p., € 2,50
isbn 9788874317011
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"Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci" lo ripeteva spesso Adriano Olivetti uno dei protagonisti di questo libro che di uomini e di sogni ci parla. Gli uomini si chiamano Luigi Cosenza, Rudofsky Bernard, Pietro Porcinai. I sogni sono quelli che hanno gli operai che in fabbrica vorrebbero continuare a sentirsi esseri umani e non componenti della catena di montaggio. I sogni sono quelli di industriali come Adriano Olivetti o architetti come Luigi Cosenza che alla possibilità di costruire una "fabbrica felice" hanno creduto ottenendo, alla fine, grandi risultati.
Rassano Astarita in questo libro ci offre due versioni di questo sogno divenuto realtà, quella dell'imprenditore Olivetti che venne giù al Sud, a Pozzuoli, a realizzare la sua fabbrica e quella di Vincenzo Artiaco che della fabbrica fu uno degli operai.
"La fabbrica felice" ha la brevità greve dell'emozione che ti rimane dentro tutta la vita, un haiku in prosa l'avrebbe definito Masaoka Shiki:
stasera sognoda PensieriParole di Lugi De Rosa
da domani io sarò
nell'infinito.
Rossano Astarita è stato docente a contratto per 7 anni alla Università degli Studi di Napoli “Federico II”, per 2 anni all’Istituto Universitario di Napoli Suor Orsola Benincasa, mentre attualmente è docente presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza-Valle Giulia.
Ha collaborato ad importanti mostre nazionali e internazionali al Centre Pompidou di Parigi e a Palazzo Reale di Napoli. Ha partecipato quale relatore a convegni e seminari all’Università di Camerino, all’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, al Centro Studi Andrea Palladio di Vicenza, al DoCoMoMo, alla Scuola di Specializzazione in Conservazione Integrata del Patrimonio Industriale. Ha pubblicato due importanti volumi monografici (“Gli architetti di Olivetti”, pag.224 – Editore Franco Angeli “Alfonso Gatto. Gli anni tra parentesi” pag. 128 Avagliano Editore)