Adriatico

Da Silvia
Sull'Adriatico ci sono case a due passi dal mare. Sull'Adriatico ci sono spiagge lunghe, larghe, comode e piene di sabbia leggerissima. Sull'Adriatico, da bambini, ci siamo stati più o meno tutti e tornare con i propri figli, fà un certo effetto. Sull'Adriatico ci sono i pescherecci che rientrano dopo l'alba, carichi di frutti di mare e vongole e telline. Qui, i bambini si divertono come pazzi, fanno amicizia sotto agli ombrelloni, scavano buche, giocano con le biglie dei ciclisti prendendoli a schiccere nei cunicoli di sabbia, qui i bambini fanno avanti ed indietro con i secchielli, hanno la schiena piena di crema solare protezione totale e nuotano, nuotano, si asciugano e nuotano. Qui c'è il lungomare dove passeggiare la sera vestiti bene, pettinati e sempre più abbronzati. Qui, le estetiste abruzzesi fanno lavori perfetti e molto dolorosi, dei quali vai segretamente fierissima. Qui ci sono i pianobar che suonano la musica leggera ma proprio leggerissima, ci sono i ragazzi che cantano sulla spiaggia fino a tardi con la chitarra e ti spalancano un buco spazio-temporale nello stomaco, che provare a riempirlo con pasta e vongole è proprio inutile. Qui, si mangia il pesce appena pescato ed arrostito sulla sabbia, qui vendono la pizza fritta incartata dentro un foglio bianco tutto macchiato di olio ed i tuoi figli ci vanno matti come ci andavi matta tu quando aspettavi per ore piccola e secca, che si accorgessero di te, in fila, sotto al bancone dello stabilimento. Qui la sera ci si può sedere e mangiare il gelato con la panna che si paga a parte ed a te, romano, che te la mettono gratis sopra sotto ed in mezzo, ti sembra di subire una grave ingiustizia, qui puoi stare semi-nudo tutto il giorno, dimentichi come si guida la macchina ed il letto è sempre, inevitabilmente pieno di sabbia croccante. Qui ti fai e devi fare tre docce al giorno, stendi gli asciugamani al sole perchè ti accolgano dopo il prossimo bagno, con quel loro odore indurito di sabbia, crema e sole. Qui ci sono i giocolieri la sera, o lo spettacolino dei pagliacci, od il circo estivo microscopico ed i tuoi figli appaludono e lottano contro il sonno per lasciare il posto al divertimento. Qui sull'Adriatico c'è il mare che alcune mattine è liscio ed oleoso, quasi trasparente, non bellissimo, ma mare nella sua accezione più completa agli occhi di un bambino con i braccioli, qui, ci sono file di ombrelloni lunghissime, e l'acqua non è mai troppo alta per farci sguazzare tranquilli i figli di tutte le età. Qui, in filodiffusione si ascoltano i tormentoni dell'estate, si balla come pazzi "cecccerecccecè" e si ride fino al tramonto, quando si corre a casa a mangiare al volo prima di riuscire di nuovo. Qui, a Ferragosto si mangia per ore infinite, senza pause, fra un gavettone gelido e l'altro. Qui sull'Adriatico, veniva sempre in vacanza tuo zio che se n'è andato pochi giorni fà lasciandoti attonita perchè lo avevi appena sentito e ti aveva fatto riflettere e sorridere, veniva qui e trovava la sua pace, ed è proprio qui sull'Adriatico che vorresti si trovasse ora, affacciato al balcone della sua pensione preferita, a guardare un nuovo giorno che nasce dal mare. Qui pensi a settembre, ad un passo da tutti voi, alle cose da comprare per la scuola, al corso di nuoto da ripagare, ai maglioni ed alle coperte per il lettone. Qui sull'Adriatico con grande fatica, dopo 17 giorni, trovi una wi-fi decente sotto ad un mega ombrellone di paglia, tutti corrono scalzi vicino a te, facendoti scrivere al ritmo dei loro talloni impazziti. Qui, in vacanza sull'Adriatico hai capito che non si può andare avanti così e che a Settembre bisognerà prendere questa decisione dolorosa, complessa,che ora ti sembra insormontabile e che ti porterà altra fatica da gettare sul cuore e sul corpo. Qui, sull'Adriatico è ancora Agosto però, e sotto all'ombrellone di paglia vorresti smettere di pensare a questo settembre pieno di cambiamenti, a questa tua vita che si rivolterà come il cibo indigesto nello stomaco. Qui sull'Adriatico adesso ordini un caffè, ti rileggi il post che non scrivevi da un mese, e ti accorgi di essere scappata da casa perchè ti mancava l'aria.

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