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Serena Pasqua con la pastiera napoletana: ricetta di mamma Mimma.

Da Mariellas

Serena Pasqua con la pastiera napoletana: ricetta di mamma Mimma.

La prima pastiera della stagione


Il momento è ideale per proporvi il dolce di oggi.Nella tradizione napoletana rappresenta il giorno della Resurrezione.E poi, come dice il mitico Mario Scaturchio, è il momento migliore per assaggiarla vista la qualità degli ingredienti.

Le dosi sono per 12 persone.Preparazione per la pasta frolla se non volete usare quella surgelata che è ottima:

  • 3 uova
  • 500 gr. farina
  • 200 gr. zucchero
  • 200 gr. di strutto o di burro- Su un tavolo disponete la farina e lo zucchero a fontana con al centro il burro ammorbidito, i 3 tuorli d'uovo e la buccia grattugiata di mezzo limone.- Con una forchetta sbattete le uova al centro della fontana incorporando poco alla volta la farina i burro e lo zucchero.- Quando gli ingredienti saranno amalgamati, lavorate la pasta rapidamente senza impastarla, ma soltanto pressandola fino a quando il colore sarà diventato uniforme. La pasta frolla non va lavorata troppo per non farle perdere la friabilità.-Poi la fate riposare, almeno una mezzora, l'impasto coperto da un tovagliolo bagnato e strizzato.Ingredienti per il composto:
  • gr. 700 di ricotta
  • gr. 500 di grano cotto (si trova in scatola nei supermercati), se non lo trovate prendete del grano tenero in chicchi e lasciatelo in una terrina con acqua per 3 giorni ricordandovi di sostituire l'acqua tutti i giorni e poi cuocetelo a fuoco lento in una pentola con 5 litri d'acqua a fuoco vivo fino alla bollitura; poi abbassate la fiamma e cuocete a fuoco lento per un'ora senza mai girarlo. Io suggerisco però quello già pronto;  lo uso da tempo ed è buonissimo.
  • gr. 500 di zucchero
  • 1 limone
  • gr. 50 di arancia candita
  • gr. 100 di latte
  • gr. 30 di burro
  • 5 uova intere + 2 tuorli
  • una bustina di vanillina
  • un cucchiaio di acqua di fiori d'arancio (io ne metto molto poco, non mi piace che il profumo sovrasti quello della torta)
Preparazione:-Versate in un tegame il grano cotto, il latte, il burro e la scorza grattugiata di 1 limone; lasciate cuocere per 10 minuti mescolando spesso finchè diventi crema.-Frullate a parte la ricotta, lo zucchero, 5 uova intere più 2 tuorli, la bustina di vaniglia, un cucchiaio di acqua di fiori d'arancio.-Lavorate il tutto fino a rendere l'impasto molto sottile. Aggiungere la buccia di un limone grattugiato e i canditi tagliati a dadi(i canditi sono facoltativi io a parte l'arancia non metto altro). Amalgamate il tutto con il grano.-Prendete la pasta frolla scongelata, o quella fatta da voi e distendete l'impasto allo spessore di circa 1/2 cm con il mattarello e rivestite la teglia (c.a. 30 cm. di diametro) precedentemente imburrata, ritagliate la parte eccedente, ristendetela e ricavatene delle strisce.-Versate il composto di ricotta nella teglia, livellatelo, ripiegate verso l'interno i bordi della pasta e decorate con strisce formando una grata che pennellerete con un tuorlo sbattuto.-Infornate a 180 gradi per un'ora e mezzo fin quando la pastiera non avrà preso un colore ambrato; lasciate raffreddare e, prima di servire, spolverizzate con zucchero a velo.P.S. Una volta cucinata la pastiera, può essere conservata in frigo anche per 4-5 giorni."Currite, giuvinò! Ce stà 'a pastiera!"E' nu sciore ca sboccia a primmavera,e con inimitabile fragranzasoddisfa primm 'o naso,e dopp'a panza.Pasqua senza pastiera niente vale:è 'a Vigilia senz'albero 'e Natale,è comm 'o Ferragosto senza sole.Guagliò,chest'è 'a pastiera.Chi ne vuole?Ll' ingrediente so' buone e genuine:ova,ricotta,zucchero e farina(e' o grano ca mmiscato all'acqua e' fioriarricchisce e moltiplica i sapori).'E ttruove facilmente a tutte parte:ma quanno i' à fà l'imposto,ce vò ll'arte!A Napule Partenope, 'a sirena,c'a pastiera faceva pranzo e cena.Il suo grande segreto 'o ssai qual'è?Stu dolce pò ghì pure annanz' o Rre.E difatti ce jette. Alludo a quandoil grande Re Ferdinando di Borbonefece nu' monumento alla pastiera,perchè facette ridere 'a mugliera.Mò tiene voglia e ne pruvà na' fetta?Fattèlla: ccà ce stà pur' a ricetta.A può truvà muovendo un solo dito:te serve pe cliccà ncopp ' a stu sito.Màngiat sta pastiera,e ncopp' a postadimme cumm'era: aspetto na' risposta.Che sarà certamente"Oj mamma mia!Chest nunn'è nu dolce: è na' poesia!"(poesia tratta dal web)



RIPROPONGO UN MIO VECCHIO POST E CON L'OCCASIONE VI AUGURO UNA PASQUA SERENA.

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