Adusbef: nel 2010 boom di pignoramenti

Da Butred77

In periodi di crisi i primi a risentirne sono le famiglie e, la conseguenza più eclatante è il non poter onorare i mutui per l’acquisto della casa. Questa in estrema sintesi la lettura dei dati sui pignoramenti immobiliari, raccolti dall’Adusbef- associazione dei consumatori.

Nel 2010, i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari sono aumentati del 31,8% rispetto al 2009, con punte del 54,8% a Torino. Gli aumenti maggiori si registrano a Milano (+1.592, che ammontano quindi a 4.885), seguita da Torino (+930 con un totale di 2.627); Roma (+728, con un totale di 2.703); Monza (+424, con un totale di 1.539); Verona (+425 per un totale di 1.996); Bergamo (+416, pari a 1.586); Lecce (+365 per un totale di 1.586); Brescia (+290 con un totale di 1.408); Genova (+336 con un ammontare di 1.053); Bari (+340 che assommano a 1.390); Firenze (+199, che ammontano a 987); Padova (+168 per 1.067 pignoramenti).

Le rate dei mutui, secondo l’associazione, impegnano circa il 33% del reddito delle famiglie e questo,  si traduce, per almeno 350 mila famiglie in un rischio reale di insolvenza”. Inoltre, le stime 2010 sul numero di pignoramenti ed esecuzioni, potrebbe salire del 69,35% in media, che sommati agli ultimi due anni, (+ 22,3 nel 2008, + 15,7 nel 2009), ammontano al 60,5 % nel triennio 2008/2010 .

Proprio per questo, l’Adusbef chiede con urgenza un “decreto salva-famiglie“, “con sgravi fiscali di almeno 1.500 euro per i redditi sotto i 25.000 euro a favore di lavoratori a reddito fisso e dei pensionati, per attutire le gravi ricadute sull’economia reale che già sconta una recessione da economia di guerra che diventerà più pesante nei prossimi mesi quando il crack finanziario globale dispiegherà i suoi effetti sulle fasce sociali più deboli e vulnerabili prive di ammortizzatori sociali, se non quello delle famiglie stremate che non ce la fanno più a sostenere i costi di una crisi prodotta dai banchieri che non pagano mai il conto e che continuano a deliberarsi bonus e stock option immorali,rifiutando di pagare per i loro errori e la loro avidità di guadagno, ed una patrimoniale sui redditi oltre 2 milioni di euro”.

Tali proiezioni sui pignoramenti, continua la nota, i cui dati sono stati raccolti e comunicati in gran parte dai Tribunali fino ai mesi di ottobre-novembre 2010 e proiettati da Adusbef su base annua, “dimostrano ancora una volta la totale inadeguatezza dei governi europei e degli USA,che hanno delegato ad oligarchi irresponsabili (Bce,Fed,Bankitalia) funzioni delicate di propria competenza, collusi con banchieri predoni, che dopo aver distrutto 30 milioni di posti di lavoro nell’ultimo triennio addossano ai più deboli i costi di una crisi sistemica la cui soluzione non può essere affidata agli stessi bankster che l’hanno provocata, introducendo rincari,aumenti di costi dei servizi bancari ed ottenendo più tasse e nuovi balzelli, sapientemente occultati e mascherati”.

Fonte: www.adusbef.it


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