È una fuga di notizie, questa del nuovo cda di Aem non ufficializzato ma già deciso. Prima degli atti formali, le nomine sono già stabilite. Ma la politica governa gli affari o no?
Dà fastidio al sindaco Galimberti questa fuga di notizie perché il borbottio di San Silvestro ha interrotto il controllo metodico sulla pubblicazione di notizie esercitato dal Comune. Quella serie di nomi buttati in un'ultim'ora sui siti dell'informazione con pubblicità disturba. Clamoroso perché una volta, cioè pochi mesi, fa la normalità era il gossip contraddittorio. Usciva di tutto e male: un autogol dopo l'altro. La notizia del nuovo cda avrebbe dovuto aspettare una conferenza stampa dopo l'epifania: il sindaco impone la necessità di una comunicazione istituzionale ben organizzata (!!!!), tempestiva, funzionale (!!!). È un Comune molto cambiato, questo qui.
Chi decide la pubblicazione delle notizie, e qui si allude alla solita SEC che scalpita, con le sue notizie vicino agli spazi pubblicitari, può anelare a dettare i ritmi e le danze del dibattito e cercare di orientarlo impressionando i lettori con un'ostentazione di potere ipnotico. Noi sappiamo quello che il Comune non vi vuole dire e riusciamo a sfondare tutti i muri di gomma. La verità ve la diciamo noi, vi dimostriamo il nostro potere.
Il mondo della pubblicità ha anche bisogno di notizie. Senza notizie folgoranti o comunque se si vendono meno copie la pubblicità vale acidamente meno.
LGH ha l'inceneritore, gli impianti, le reti, i parcheggi e tutto quel che serve a far politica, a emettere bollette, a far la differenziata e in che modo, a prendere le decisioni che cambiano la vita quotidiana. E che pesano alle elezioni. Ma LGH può star sola?
La buona notizia però è che il Comune ci prova sul serio a farsi sentire dentro LGH, holding in mano alla destra mordace. Il 30% di Cremona diventa più forte.
Il cda sarà stracarico di esperienze e conoscenze che permetteranno di ingaggiare le battaglie più dure. Il sindaco insiste sul pesante curriculum del futuro presidente Massimo Siboni, il quale garantisce lealtà e impegno personale a tempo pieno ma replica: "E' esagerata quest'attenzione sul mio curriculum". Lui vuole essere conosciuto e valutato per quello che farà a Cremona dentro Aem, come presidente della patrimoniale e membro quindi del cda di LGH. È Siboni, uomo d'azienda, a succedere a Franco Albertoni, che si è misurato con tre amministrazioni diverse e lo dichiara orgogliosamente: ricorda anche il 2015 anno del centenario dell'ex municipalizzata. Albertoni rimarrà effettivo in Aem parcheggi e Aem service fino al passaggio di consegne.
Cinquanta candidati, curriculum micidiali, colloqui personali in Comune (!!!!), selezione scrupolosa. "Vogliamo svolgere seriamente la parte di chi sceglie la classe dirigente". È l'impostazione rigorosa data da Galimberti. Sarà lotta dura contro la mentalità che trasforma i diritti in business, oppure meglio non entrare neanche in Aem.
Nel cda entra anche un signore espertissimo di impianti: Galimberti lo sottolinea, ci conta, infatti gli impianti sono una croce. Problemi pagati dai cittadini, specialmente da chi ha meno soldi. Le competenze ci sono adesso vogliamo i risultati nei tempi giusti se no i cittadini subiranno guai tremendi, non problemi d'immagine.
Questo nuovo cda ha delle linee strategiche da riportare in Comune sotto forma di obiettivi raggiunti, se no tanto vale vendere tutto e non provarci neanche più a far politica col trenta per cento appena.