Aereo scomparso: siamo arrivati alla frutta?
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Ancora nessuna traccia dell’aereo MH 370 della Malaysia Airlines, che da quasi un mese è scomparso nelle acque dell’Oceano Indiano. Ma mentre le ricerche proseguono, la Polizia malese ha finito tutte le ipotesi possibili, arrivando alla frutta. Ed è proprio la frutta la colpevole dell’ennesima ipotesi, ovvero che la grande quantità di un frutto chiamato mangosteen abbia portato a un avvelenamento collettivo, causato dalle sue esalazioni.
E’ solo una delle ultime idee, probabile forse come le altre, dato che si sono concluse le indagini riguardanti tutti i passeggeri, scagionati, mentre si continuano quelle riguardo l’equipaggio, a partire dal pilota e copilota. Intanto nell’Oceano Indiano nessuna traccia dei resti, e le batterie della scatola nera dell’aereo continuerà a inviare un segnale ancora per cinque giorni; una volta trascorsi, sarà impossibile ritrovarla.
Il Presidente dell’Associazione Mondiale del Piloti Civili Don Wykoff, ha dichiarato che non si può sospettare dei due piloti, bensì si deve capire perchè non è scattato l’allarme di cui sono dotati tutti gli aerei, che viene lanciato quando viene modificata la rotta. Ancora più strano è il fatto che l’aereo dovrebbe aver volato per altre sei ore, entrando nello spazio aereo di altri Paesi: per quale motivo nessun caccia lo ha localizzato e intimato di uscire dallo spazio aereo di quel determinato Paese?
Troppi dubbi e incomprensioni, ma c’è anche qualcuno che afferma che non è stato detto tutto riguardo la scomparsa del Boeing 777 della Malaysia Airlines.
di Alessandro Bovo
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