Riceviamo e pubblichiamo
Nel mese di Ottobre, il presidente di SASE Spa Mario Fagotti, società che controlla l’aeroporto dell’Umbria San Francesco, è stato ascoltato dalla prima Commissione consiliare della Provincia di Perugia, riguardo la richiesta di un altro milione di euro. Un milione che si aggiunge agli oltre 70 milioni che sono stati spesi per accontentare le ambiziose volontà di politici ed amministratori pubblici. L’audizione di Mario Fagotti è durata circa 30 minuti, nei quali ha esposto una serie di generiche e quanto mai improbabili informazioni su previsioni, rientri economici e aumento di tratte aeree.
Dal 4 novembre, chiusa la tratta per Bruxelles e, a seguire, anche i voli per Barcellona e Cagliari, nonché i charter estivi. Rimangono 3 voli settimanali. Il Movimento 5 Stelle di Perugia, di fronte alla persistente assenza di un piano industriale per l’aeroporto, continua a rimanere sconcertato. Non è tollerabile che, in un territorio a forte vocazione turistica, l’aeroporto non abbia un progetto operativo a lungo termine. Quale è la visione di business turistico da parte delle istituzioni per la nostra Regione? Rimanendo in attesa che l’amministrazione locale riesca a partorire un progetto credibile e coerente per il rilancio dell’economia locale sfruttando un vero piano del turismo per lo sviluppo economico nella nostra Regione. Già alcuni mesi fa i due deputati del Movimento 5 Stelle, Filippo Gallinella e Tiziana Ciprini, hanno presentato un’interrogazione parlamentare riguardante la situazione dell’aeroporto di Perugia con riferimento all’oneroso investimento per l’ammodernamento dell’aeroporto di Perugia nonchè alle modalità di dichiarazione dei passeggeri da parte della SASE Spa ed alle reali condizioni di bilancio della Società a partecipazione pubblica. Ad oggi nulla è cambiato, nessun attrattore turistico è stato pensato oppure organizzato in quanto la nostra Amministrazione Regionale, che tanto si è spesa in ambito nazionale per far riconoscere l’aeroporto S. Francesco quale attrazione nazionale, non si è preoccupata minimamente di organizzare i servizi accessori minimi per dare atto ad una organizzazione almeno sufficientemente organizzata.
Per l’ennesima volta è d’obbligo stigmatizzare le scelte della politica locale, che si dimostra impreparata ad un’azione coerente di promozione turistica, sapendo intervenire al solo scopo di tamponare le emergenze con provvedimenti estemporanei e non con una pianificazione economico – amministrativa che sappia rispondere alle richieste e legittime aspettative dei cittadini del territorio.
MoVimento 5 Stelle Perugia