
Se volete ottenere più fotografie a fuoco, dovete utilizzare il fuoco posteriore (però non in tutte le fotocamere si trova…).
Per la precisione, dovete mettere a fuoco premendo un pulsante sul retro della fotocamera (AF-ON) con il pollice, invece che premendo classicamente il pulsante di scatto.
Questo fa una grande differenza, perché separando il fuoco dal pulsante di scatto, la vostra fotocamera non dovrà più mettere a fuoco per poi scattere: avrete già messo a fuoco il soggetto con il pulsante sul retro, quindi, premendo quello di scatto, farete direttamente la foto.
Ho “scoperto” e ho utilizzato questo pulsante per la prima volta sulla mia Canon 6D e devo dire che bisogna farsi un pò l’abitudine all’inizio.
Anche se non si tratta pur certo di un obbligo, penso che questo sistema di “focheggiamento” sia molto più comodo, specie in AI-SERVO, quando la messa a fuoco è in continua misurazione sui soggetti in movimento.
L’unico inconveniente che ho trovato, forse, è che bisogna premere due pulsanti anziché uno per scattare.
La messa a fuoco posteriore aiuta a impedire che l’autofocus si sganci dal soggetto quando qualcun altro entra nell’inquadratura (il che è una vera frustrazione quando fotografate sport di squadra): se qualcuno invade il campo visivo (come ad esempio l’arbitro), terrete semplicemente il pulsante posteriore di nuovo.

Solitamente tengo il pollice sul pulsante di fuoco posteriore, inquadro il soggetto, dopodiché non mi preoccupo più del fuoco e mi concentro solo sui tempi.
Per attivare questa funzione sulle fotocamere reflex Nikon (la maggior parte), andate nel menù Impostazioni Personalizzate e, sotto Autofocus, scegliete Attivazione AF, quindi impostatela su AF-ON Scatto.
Nelle fotocamere Canon, premete il vasto menù sul retro della fotocamera ed entrate nella Funzione Personalizzata C.FnIV e scegliete Misurazione + Attiva AF.






