Due ragazzine in una città di provincia. Un posto di merda in cui qualcuno di noi (io almeno) siamo cresciuti, un posto nel middle of nowhere, un posto in cui non c’è niente ma proprio niente da fare e da cui voler sfuggire per andare Elsewhere, altrove. All’interno di un contesto piuttosto deprimente (non quanto Un gelido inverno, ma insomma anche qui non è che siamo a Disneyland), si snoda un thriller piuttosto prevedibile e di routine.
Tra i punti di forza della pellicola, un prodotto in piena media guardabile magari tra il sonno e la veglia, ci sono le due ottime protagoniste: Anna Kendrick, nominata agli Oscar per la sua sorprendente performance in Tra le nuvole e già da me esaltata in più e più occasioni, e poi Tania Raymonde, sfortunata figlia di Ben in Lost e qui presente in versione “bad girl”, anzi è prorio una vera bad bitch! In un ruolo minore troviamo anche Paul Wesley di The Vampire Diaries, uno che passa per il fratello sfigato di Damon Salvatore ma che comunque in qualunque altra famiglia normale risulterebbe il fratello figo.