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Affare fatto: Alitalia firma con Etihad. Fiumicino, pronto assenteismo di massa “per malattia”

Creato il 08 agosto 2014 da Nicola933
di Mario Marrandino Affare fatto: Alitalia firma con Etihad. Fiumicino, pronto assenteismo di massa “per malattia” - 8 agosto 2014

AlitaliaDi Mario Marrandino. Il testo del contratto è pronto con inchiostro ancora caldo è gli ad delle due compagnie, Gabriele Del Torchio e James Hogan, lo hanno completato  con la loro firma. Il vettore emiratino salirà quindi al 49% della società della Magliana dopo l’approvazione da parte delle autorità europee. “Ce l’abbiamo fatta, dopo tanta fatica, tante notti e un anno di lavoro” ha detto Del Torchio. “Un’iniezione di fiducia per il Paese”, soprattutto dopo i recenti e sconcertanti dati del ritorno in recessione.

Quindi, cos’è accaduto? In primis si ricostituirà il patrimonio e verranno cancellati i 560 milioni di debiti (per un terzo cancellati dalle banche, il resto trasformato in azioni), poi arriverà finalmente il momento della firma della pre-intesa: gli emiri si impegneranno in sostanza a versare 560 milioni per rilevare la partecipazione, attenzione, sotto il 50% per non perdere i diritti di volo nella Ue, e a garantire altri 600 milioni circa di investimenti futuri per cambiare il volto della società italiana.

Hogan: “Etihad è felice di investire per costruire un’Alitalia più forte e di dare un servizio di qualità. Avere Alitalia come partner, per noi, è fondamentale”. L’obiettivo è il ritorno alla redditività, cambio di stile e d’immagine, “rendendo più sexy la compagnia”

Il segretario generale della Uilt Claudio Tarlazzi: “Esprimo soddisfazione per aver ottenuto i chiarimenti necessari che ci hanno consentito di arrivare alla firma di questo importante accordo risolvendo i nodi ostativi sia sul piano contrattuale, per ciò che riguarda la rappresentatività nel rispetto delle specificità professionali, che sulla riduzione del costo del lavoro, con la diluizione in un tempo maggiore rispetto a quanto era previsto, tramite una convenzione con istituti bancari senza onere a carico dei lavoratori”.

Una cosa che pare essersi risolta nel momento in cui è nata e con una tranquilla chiacchierata, se non fosse che il tutto rischia, ancora, di crollare come un castello di sabbia sotto le scosse delle proteste dei lavoratori dell’aeroporto di Fiumicino. I protestanti, dopo lo “sciopero bianco” dei giorni scorsi, potrebbero nei prossimi giorni astenersi in massa dal lavoro, paralizzando lo scalo capitolino. Alitalia ha notificato, proprio in prospettiva di questa tutt’altro che remota eventualità, al Garante degli scioperi, che nel fine settimana ci sarebbe “altissimo rischio” d’assenteismo di massa del personale tecnico della compagnia in servizio a Fiumicino, presentando come garante dei certificati medici. Se così fosse, sarebbe “un vero e proprio ‘attentato’ ai diritti dei cittadini-utenti”, avverte il Garante Roberto Alesse.


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