Possibile chein un Paese civile come l’Italia stessa si professa, per ovviare al problema del randagismo e del sovraffollamento nei canili si opti per la soppressione di centinaia di animali innocenti? Questa è la sconcertante proposta del consigliere Bruno Rinaldi che per assurdità fa parte dello stesso partito (PDL) dell’Onorevole Michela Vittoria Brambilla, la quale dal 2012 ha fondato un'associazione denominata la COSCIENZA DEGLI ANIMALI che si batte proprio per i diritti di questi ultimi. A supportare ulteriormente la macabra tesi è intervenuto il consigliere Massimo Brunetti. Siamo di fronte ad affermazioni che incitano ad un vero e proprio reato. Ma per comprendere meglio l’accaduto riporto il testo del comunicato stampa emesso dalla Lav di modena che si unisce alla forte protesta di Nicoletta Uzzielli, presidente dell’Associazione cittadini per il parco Ferrari e il verde urbano.
"La Lav di Modena ha appreso dalla stampa che durante il consiglio comunale del 29 ottobre 2012, in merito al rinnovo della convenzione con la cooperativa Caleidos per la gestione del canile intercomunale nel biennio 2013/2014, il consigliere PDL Bruno Rinaldi si è schierato a favore della soppressione di 200 cani del canile, facendo riferimento al metodo incivile utilizzato nelle Perreras spagnole. Riportiamo di seguito un breve riassunto della conversazione.
Consigliere Massimo Brunetti: «In Spagna, dopo un mese o due che i cani sono nei canili, gli sparano [...] Evidentemente il consigliere Rinaldi sta proponendo questo tipo di politiche [...] O sparargli o comunque delle politiche meno costose».
Consigliere Bruno Rinaldi: «Sì, [...] ci sono 200 cani, si abbattono i cani e si risparmiano 500.000 euro per delle persone»
Consigliere Massimo Brunetti: «Se il ragionamento di Rinaldi è di ridurre la spesa, quello è sicuramente un buon metodo. Dal nostro punto di vista, questo è comunque un costo sostenibile poiché l’alternativa sarebbe quella di avere cani randagi [...] e sappiamo benissimo che questo è un problema di salute pubblica»."
Le Perreras spagnole sono dei canili dove i randagi vengono soppressi con l'eutanasia dopo 10 giorni dal loro arrivo
L’intento di Nicoletta Uzzielli e di migliaia di italiani “civili” è di ricordare a queste persone che a prescindere dal lato etico e morale di ciò che hanno così gravemente affermato, la soppressione di animali non reclamati è vietata da circa 20 anni ( Legge 281 del 1991). In più la Legge 189 del 2004 ha creato una fattispecie penale (l’art 544 bis del codice penale) per i casi di uccisione animale. Tutto questo senza contare che non è nei poteri di un Comune fare una simile scelta, ma servirebbe una riforma della legge nazionale in materia, altrimenti si rischierebbe appunto il 544bis.
Come giustamente ricorda Marilena Po, la Lav da sempre propone soluzioni alternative per ovviare al problema dell’abbandono e del randagismo, nell’assoluta tutela degli animali:
- sensibilizzazione alla sterilizzazione- sensibilizzazione all’adozione nei canili piuttosto che all’acquisto degli animali in negozio o in allevamenti- progetti didattici nelle scuole per motivare i bambini a crescere nel rispetto per gli animali