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Affermazioni positive alleate nelle pulizie di casa

Creato il 07 marzo 2014 da Assugoodnews @assunta73

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Pulire, stirare, spolverare e lavare i pavimenti. Non sono passioni per le quali, come dire, saremmo disposte a rinunciare a una bella passeggiata nel parco. Però vanno fatte. Io trovo rilassante cucinare mentre ho sempre creduto di perdere tempo nel trascorrere le ore del mattino del sabato – a volte anche tutto il giorno – a pulire (non domani perchè sono al Simposio delle Donne Live di Parma!). Che si abbia o meno un aiuto in casa qualcosa bisogna pur fare per rendere gradevole l’ambiente in cui si vive. Giusto? E allora mi sono chiesta “Ci sarà un modo per alleggerire questi compiti?”. Indovinate un po’? L’ho trovato appellandomi alle affermazioni positive.

Vi vedo perplesse, mie care amiche ma non temente e datemi tempo. La situazione è un po’ questa: sveglia il sabato mattina, bambini e papà fuori e noi a casa a pulire. Io per la verità non amo mettere alla porta Giulia e mio marito. Sono fortunata perché Antonio mi aiuta e Giulia è una bambina a cui basta dare qualche cosa da fare e si perde via. Quindi loro restano in casa però certamente io faccio buona parte dei mestieri tradizionali. Confesso: per anni l’ho fatto con una certa stizza (ma ordinata e curata perchè bisogna amarsi sempre!). Era una perdita di tempo.Soprattutto mi sentivo un pò Cenerentola.

Poi, ho cominciato a modificare la mia mente. In fondo sono attività che si fanno per rendere piacevole l’ambiente in cui si vive . E considerate che io ci lavoro anche, in casa. In effetti nonostante sbuffi e musi, alla fine ero anche soddisfatta del risultato. Però, perché c’era sempre un però, avevo la grande sensazione di aver tolto del tempo alle cose belle. Cosa ho fatto? Per prima cosa ho lavorato sulla mente, come dicevo, dicendo a me stessa che dovendole fare tanto vale prenderle come un momento per migliorare l’atmosfera casalinga. Poi ho cominciato anche a viverle non come un’imposizione. Se un sabato mattina ho voglia di uscire con mia figlia e mio marito lo faccio. Senza sensi di colpa. Perché mica possiamo vivere privandoci di quel che vogliamo fare. O no?

E quando diventa inevitabile? Sfodero le affermazioni positive. Ho un taccuino dove mi sono segnata quelle che ho prodotto io stessa seguendo i consigli di Sujith Ravindran di cui vi ho parlato. Poi ho il libro di Louise Hay per attingere ai suoi meravigliosi messaggi. Prima di aggirarmi per casa in tuta apro uno o l’altro e cerco l’affermazione che mi occorre in quel preciso periodo o in quella giornata. Scelgo sulla base dei progetti che ho in corso, del mio stato d’animo o anche semplicemente aprendo a caso e lasciando che sia l’Universo a dirmi su cosa devo lavorare.

Fatto questo, si parte. Pulisco ripetendo – a mente o a voce alta – la mia affermazione positiva. Sempre con consapevolezza e la certezza che si tratti di qualcosa di vero. Se passo davanti a uno specchio, poi, la ripeto guardandomi negli occhi e regalandomi un sorriso. Improvvisamente è diventato un momento per me. E anche un momento bello, prezioso e di crescita.

E cosi mi sono scoperta a pianificare le affermazioni per il sabato successivo, o a dirmi – durante la settimana – “ok, sabato ci lavoro mentre pulisco”. Incredibile il potere della mente. Tutto assume una visione diversa semplicemente perché ho preso una situazione che non può modificata e l’ho resa mia, voluta, attesa e piacevole. Non solo. Ne ho fatto un mio momento di crescita. Mi stupisco sempre quando accadono queste cose. Il nostro atteggiamento può cambiare il sentimento di ogni situazione o evento.

Questo è stato l’insegnamento che ho accolto. Un altro piccolo passo verso la felicità (altri stimoli li trovate sull’ebook scaricabile gratuitamente).

Scoprite qualche segreto in iù sulle affermazioni positive



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