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Affetti & Dispetti

Da Ludacri87
Affetti & DispettiAffetti & DispettiAffetti & Dispetti"The maid", la "Nana", è la protagonista indiscussa di un film accattivante, riflessivo ma senza perdere quella carica briosa di un cinema che aspira ad argomentare e non a narrare in superficie. E' la domestica, la donna che, da venti anni, vive in una famiglia che ha fatto diventare propria, mostrando riverenza, ma anche accrescendo i caratteri più irascibili della sua personalità e mirati ad affetti dissonanti. Raquel è una donna vessata, non dal lavoro, nè dalla famiglia in cui è "serva", che le riserva affetto, ma dalla sua condizione, che sfocia spesso nell'assoluta misantropia o nella volontà di chiudere a qualsiasi altra persona possa entrare in casa, anche per aiuto, e turbare quell'equilibrio più immaginario che reale che ha, con la fatica, contribuito a mettere su. Il personaggio è costruito con precisione psicologica e interpretato con grandiosa capacità di adeguamento fisico e quindi comportamentale. L'attrice, una favolosa Catalina Saavedra, riesce a diventare uno scricciolo, ma anche una donna odiosa, una bambina, ma anche un'adulta che dissemina il mondo che la circonda di gravosi dispetti. Il film è un insieme mai sovraccarico di momenti diversi ed esplora l'animo umano in un numero congruo di sfumature, mostrando i lati non a galla, ma sepolti da atteggiamenti che potrebbero essere etichettati come difformi o pericolosi. Ma non solo ricostruzione, nè tantomeno solo critica indiretta al mondo, quello del Cile borghese, in cui la donna, quarantenne, vive, bensì una sagace ironia nera, un mutismo che conquista, degli occhi sbarrati che dicono molto di più, in un primo piano, di molte parole e gesti. Il film è anche un appello di speranza e di vita, e da un certo punto prende la strada della felicità, con forza e risate. La sottrazione è la caratteristica vincente di una pellicola (si veda la scena della maschera indossata allo specchio) che non manca di essero intenso e forte, ma non segue l'effetto a tutti i costi, nè si avvicina ai canoni classici di genere. Dirige Sebastiàn Silva, artista multiforme. Consigliato.

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