Affligem blond, belga d’Abbazia

Da Ricetteinmusica

Il Belgio è uno dei più grandi produttori europei di birra. Quanto esce dalle sue cantine si divide equamente tra artigianali, d’abbazia e birre “istituzionali” (da ricondurre a grandi marchi distributivi). L’elevato numero di bottiglie prodotte va ad arricchire enoteche, pub e soprattutto supermercati ed è proprio in uno di questi che ho scoperto una nuova bionda belga. Acquistata d’istinto senza cincischiare sulle informazioni presenti sull’etichetta, perché a volte basta poco per catturare la mia curiosità.

Affligem. In un’abbazia nasce una grande birra

L’abbazia di Affligem (in fiammingo Abdij van Affligem) è un monastero benedettino situato nella regione delle Fiandre, più precisamente a Opwijk.
La produzione di birra viene portata avanti dai monaci sino a quando, nel 1970, il birrificio Op-Ale di Opwijk riceve l’autorizzazione a produrla con il suo nome. Con la condizione di rispettare l’autentica ricetta tramandata da generazioni di monaci, la cosiddetta Formula Antiqua Renovata.

Affligen, birra d’abbazia dalla lunga tradizione e tra le più conosciute tra gli appassionati.

Nel 2010 diventa moderna dopo l’acquisizione da parte del gruppo Heineken. Il cambio di proprietà coincide con un allargamento delle proposte commerciali, diversificate per abbracciare tutte le esigenze.
Ecco perché troviamo in commercio:

  • Affligem Blond: 6,8 gradi alcolici, birra chiara e dolce.
  • Affligem Dubbel: 7 gradi alcolici, birra scura e molto densa, non amara.
  • Affligem Tripel: 9,5 gradi alcolici, birra ambrata e dal sapore forte.

Tre specialità disponibili in bottiglie da 33 cl (con tappo a corona) e nel formato da 75 cl dotato di tappo in sughero con gabbietta.

Affligem blond, le sue caratteristiche

Per conoscerla non bisogna far altro che versarla nell’apposito boccale, osservare le sfumature di colore e annusare l’aroma che ci regala. Si parte da una schiuma morbida e tenace, piacevole al palato ogni qual volta la si sorseggia, per passare alle gradevole sensazioni di fresco, al profumo di erba appena tagliata e di campagna in fioritura.

È l’incipit che ci porta a scoprire il gusto della Affligem.

Inizialmente aspra, vagamente ferrosa e con una nota morbida che emerge con le successive sorsate, perché bisogna abituare il palato per apprezzarla meglio. Un gusto deciso nel quale spicca il malto, che ben si sposa con gli aromi rilasciati nel boccale. Nonostante una gradazione tutto sommato bassa (6,8°) l’alcol si fa sentire, quanto basta per invogliare nella bevuta inebriando leggermente. Ecco perché è consigliabile consumarla a stomaco vuoto o accompagnandola con del cibo. Più che stuzzichini la vedrei bene come accompagnamento di un bel panino.

Acquistata per curiosità senza sapere assolutamente niente, si è rivelata una piacevole sorpresa. Un sapore che si fa notare, l’iniziale parte amarognola invece di disturbare stuzzica il palato e ogni sorsata non fa che aumentare il piacere della degustazione.

SITO UFFICIALE

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