Il museo Horniman di Londra, essendo un luogo molto particolare, dove contrasto e difformità di culture più che escludersi invece s'incontrano armonicamente, merita una visita a parte specie dagli amanti di "cose" africane.
Non starò a farla molto lunga ma vi dirò, se siete in un week-end di passaggio nella vittoriana città del Tamigi, che dovete andare a visitarlo.
Assolutamente merita una mattinata o un pomeriggio.
Non rinunciatevi !
All'Horniman sono esposti oggetti d'arte provenienti da tutti i cinque continenti in numero di 80mila pezzi, di cui 22mila soltanto riguardano l' AFRICAN WORLDS.
Esso nasce come collezione varia e pregiata per merito di un mercante di té di Forest Hill, tale appunto Frederick John Horniman , il quale, già nel 1860, raccoglie per il mondo oggetti e frammenti di storia naturale (piante-minerali), che esibisce poi ad amici e conoscenti, al suo ritorno, nella propria casa.
Con il trascorrere degli anni(1898), considerando la ricchezza di materiale raccoltovi, egli pensò di farne ufficialmente un vero e proprio museo da donare alla città di Londra.
Così come lo vediamo noi, con l'aggiunta di nuovi edifici all'antica costruzione, è opera tuttavia del nuovo millennio.
Infatti il museo Horniman, portato a termine per il pubblico (e quindi anche per noi), è stato inaugurato, a lavori ultimati, solo nel 2002 ma è la sintesi quasi perfetta di antropologia, etnografia, arte e storia dell'Africa.
Un mare di sapere per gli amanti del "genere".
La brochure recita:" Un'avventura irripetibile che, attraverso le voci dei saggi, dei fabbricanti di maschere,dei musicisti, dei guaritori, degli artisti, degli esiliati, degli antropologi conduce l'osservatore nella varietà dei mondi africani".
Insomma è come dire: prima di fare un viaggio in Africa, fatevi una capatina all'Horniman Museum di Londra.
Comincerete ad avere un'idea della o delle culture con cui dovrete poi imbattervi e non farete la figura degli sprovveduti al vostro arrivo.
La collezione permanente dell'Horniman è organizzata secondo popoli specifici come, ad esempio, i sua dell'ex -Zaire oggi Rep.Dem. del Congo, gli hadza del Tanzania, i san del Botswana, i tuareg dell'Algeria, i samburu del Kenia ..etc.
Per quanto riguarda l'Africa il materiale va dai deserti del nord fino al Capo di Buona Speranza e non mancano donazioni importanti aggiunte, doni di privati come, per esempio, gli oggetti dei dogon del Mali o moderne ceramiche opere di artisti contemporanei.
La peculiarità dell'Hornimam Museum sta però nel lavoro svolto dai ricercatori in giro in Africa e nel resto del mondo.
Anzicché andare, prendere ed esibire, essi, i curatori, incoraggiano sopratutto la creazione di opere d'arte da parte degli artisti locali.
Questo significa promozione artistica e non furto. Come invece solitamente accade in analoghe occasioni.
In più la sezione " African Worlds" è dedicata non solo all'Africa ma alle tante altre culture ad essa legate e sparse tuttavia in altri continenti.
Un esempio per tutte: sopratutto il mondo afro-americano con il Brasile in testa e tutte le isole caraibiche, per via dell'amaro ricordo della tratta degli schiavi, ma anche Australia e Papua Nuova Guinea e certe realtà asiatiche.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)