Africa posted by Gianni Calamassi

Da Parolesemplici

Ardono nell’aria tremula della savana

   Sotto un cielo di calce, le ferme parole

   Di Lèopold Sèdar Senghor .

Friniscono le cicale fra i rami spinosi delle acacie

  Gl’insetti, al riparo delle flessuose erbe, ristanno.

Riposa nel meriggio, all’ombra di se stessa, la natura

Immobili i pastori, l’occhio attento all’ondeggiare

  Delle greggi, attendono la sera

Cantano, nel cerchio del villaggio,

   le donne, occhi di gazzella sgargianti

   di femminilità, calpestio ritmato sulla terra.

Attendono il ritorno dell’uomo e il silenzioso

   Respiro della notte trai voli occhiuti dei rapaci

   E il ruggito bramoso delle fiere.

Avverti che il vento della rivolta cavalca

   Sulla pelle dei giovani studenti in piazza Tahrir.

Fremono le fanciulle, come gli immensi armenti

   Del Serengeti dopo la stagione delle piogge,

   Innalzando cartelli

Ricercano al crepuscolo dissolvere

   I melmosi silenzi dei Rais

Insieme triturano persone, parole e corpi umani

   Già senza vita.

Chiedono all’aria di obliare questo inferno

   Vulnerabile di fragili  promesse.

Accogli, popolo, fra le braccia la richiesta

   Di questa selvatica preghiera.

   Inshallah.


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