Regia: Alastair Fothergill, Keith ScholeyOrigine: USAAnno: 2011
Durata: 89'
La trama (con parole mie): nel cuore della riserva Maasai Mara, in Kenya, vivono le stagioni ed il loro susseguirsi animali nomadi e stanziali, solitari o abituati a vivere in branco, predatori come coccodrilli o tranquilli erbivori come antilopi e giraffe. In ognuno di loro, però, vive l'istinto più forte in Natura, quello che lega madri e figli: in questo contesto seguiamo le vicende parallele di Mara e Sita, leonessa e ghepardo, alle prese con la dura realtà della sopravvivenza e quella che lega indissolubilmente genitori e prole anche nel regno animale: le vicende che travolgono il branco di Mara, sconvolto da una successione in termini di potere del leone dominante, e quelle che vedono l'indipendente Sita lottare per la sopravvivenza e la crescita dei suoi cuccioli.Riusciranno nei loro intenti, o la crudeltà che a volte mostra la Natura avrà il sopravvento su di loro?
La passione che sta sviluppando il Fordino per gli animali è ormai una delle grandi certezze del Saloon, a partire dalla splendida giornata passata qualche mese fa allo Zoo di Barcellona - che il Fordino ancora cita facendo un elenco degli animali che ha visto - fino alle visioni, che di norma, dall'animazione ai veri e propri film, finiscono per essere wild animals oriented: quando, non troppo tempo fa, passò il trailer di African Cats sul dvd de Il re leone, il più piccolo della tribù si profuse in un ovazione da stadio, inducendomi a recuperare quanto prima il titolo suddetto.
In tutta onestà, essendo una produzione figlia della grande D costruita come un documentario "romanzato" - del resto, il successo di questo tipo di format è noto dai tempi de La marcia dei pinguini -, non nutrivo grandi aspettative o speranze, e pensavo che avrei finito per metterlo come sottofondo nel corso delle sessioni intensive di gioco o per occupare AleLeo mentre il suo vecchio si dedica ai fornelli o prende cinque minuti di pausa dal suo ruolo di pupazzone formato famiglia: devo ammettere che, visione - pur se frammentaria - alle spalle, il lavoro di Fothergill e Scholey funziona, affascina nonostante la narrazione troppo enfatizzata dalla voce off di Claudia Cardinale - molto meglio l'originale, con Samuel Jackson e Patrick Stewart come narratori -, esalta alla grande l'hd e mostra senza troppi sconti anche le parti meno "carine e coccolose" del mondo degli animali e della Natura.
In questo senso, spiegare al Fordino che il ghepardo non è arrabbiato quando insegue la gazzella e l'azzanna, ma che semplicemente sta procurando il cibo ai suoi cuccioli è una delle prime lezioni rispetto alle regole del mondo che il Cinema mi permetta di cominciare a trasmettergli, e se a questo tipo di riflessioni si aggiunge la presenza di alcune delle sue specie preferite in assoluto - elefanti, coccodrilli ed ippopotami, frutto di ulteriori ovazioni da stadio e di uno dei neologismi che amiamo di più, "Potottii" - il gioco è fatto: abbiamo di fronte mesi e mesi di ripetuti passaggi nel lettore bluray delle vicende di Mara e Sita, della rivalità tra i due leoni alfa che vivono ai lati del fiume infestato dai coccodrilli e dei paesaggi mozzafiato del Kenya, che spero un giorno o l'altro possano essere i protagonisti di un viaggione zaino in spalla di tutti i Ford, ed alimentare i sogni di esplorazione e scoperta di AleLeo, che spero possa mantenere il più possibile della curiosità entusiasta che soltanto i bambini alla scoperta del mondo e della vita a quell'età possono avere.
Nel frattempo, il vecchio leone sarà sempre accanto a suo figlio, pronto a dargli tutto l'aiuto possibile e a lottare con lui e per lui: se, poi, nonostante il nome non dovesse essere la scelta preferita, mi metto tranquillamente a disposizione per diventare un coccodrillo o un potottio.
In fondo, mi basta stare al suo fianco.
MrFord
"Slow cheetah come
before my forest
looks like it's on today
slow cheetah come
it's so euphoric
no matter what they say."Red Hot Chili Peppers - "Slow cheetah" -
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