di M. Night Shyamalan (USA, 2013)
con Will Smith, Jaden Smith, Isabelle Fuhrman
VOTO: **/5
Succede però che una tempesta di asteroidi danneggia gravemente l'astronave che sta trasportando i due, obbligandola a un atterraggio di fortuna proprio sul vecchio pianeta Terra, ormai abbandonato da più di mille anni e naturalmente ostile al genere umano che lo ha distrutto. L'impatto col suolo terrestre è violentissimo: l'astronave si spezza in due tronconi e Cypher rimane gravemente ferito, con entrambe le gambe rotte e il sangue che scorre a fiotti. L'unica speranza per sopravvivere è recuperare una specie di trasmettitore d'emergenza che, guardacaso, è rimasto a bordo dell'altro pezzo della navetta, finito a un centinaio di chilometri di distanza. Per il giovane Kitai è l'occasione di dimostrare al padre di essere ormai adulto e dimostrare il proprio valore: sarà lui che dovrà mettersi in marcia per recuperare il prezioso oggetto, ma l'obiettivo si rivela tutt'altro che facile da raggiungere...
Insomma, da un regista che un tempo era considerato 'di culto' (prima di cadere in disgrazia, vittima della sua stessa ambizione e megalomania) era lecito aspettarsi ben di più. Siamo lontanissimi, infatti, dallo Shyamalan dei tempi migliori, quelli de Il sesto senso, Signs, E venne il giorno: per certi versi il film assomiglia un po' a The Village (una terra selvaggia, ostile, dove non c'è più posto per gli uomini che l'hanno maltrattata) però, come detto, qui per fattezze e contenuti siamo davvero a livelli da fiction televisiva: Shyamalan cercava forse un pubblico più vasto e di bocca buona per tirarsi un po' su economicamente dopo anni di flop clamorosi. Ma così facendo ha realizzato un prodotto ordinario e poco attraente, che difatti ha nuovamente allontanato gli spettatori: gli incassi americani parlano di soli 27 milioni di dollari incassati nel primo weekend a fronte dei 130 spesi, surclassato da Fast & Furious 6 e Una notte da leoni 3. Insomma, un massacro. Che Hollywood, ahimè, difficilmente gli perdonerà ancora...