Dopo un doppio volo Royal Air Maroc via Casablanca, Agadir ci accoglie con tutta la magnificenza dell’Atlantic Palace, resort tra i più lussuosi del Marocco e l’unico 5 stelle lusso del paese completo di centro thalasso, golf e casinò. Un grande palmeto assicura la privacy del complesso che si estende su 7 ettari vicino al mare, nella zona turistica della città, concepito come una medina formata da diversi riads in stile moresco nei colori del bianco e dell’ocra, tipici del sud Marocco.
Più che un semplice hotel, l’edificio principale sembra una residenza principesca, con saloni sfarzosi decorati dai migliori artigiani marocchini: tanto per intenderci, solo la hall misura qualcosa come 1000 metri quadrati, impreziosita da un soffitto a cassettoni che è un vero capolavoro d’arte arabo-marocchina, ,mentre l’attiguo Salon Royal, altri 400 metri quadrati minimo, è stato costruito niente di meno che sul modello di un salone del Palazzo Reale di Rabat.
Di dimensioni extrasize è anche la grandiosa piscina riscaldata su cui si affacciano le camere e la terrazza del Ristorante L’Oasis, dove facciamo colazione con torte e brioche appena sfornate, frutta fresca di stagione e un profumatissimo the alla menta preparato a regola d’arte: quel che ci vuole prima di immergerci nella caotica atmosfera del Suk El Ha, meta della nostra prima visita.
Con ben 6.000 negozi e botteghe suddivisi per settori, è un vero paradiso dello shopping per chi ama lo stile etno-chic, dove scovare ceramiche, tappeti, borse di pelle, oggetti d’artigianato berbero, e poi gioielli d’argento, bracciali e collane di pietre da far girar la testa. Inutile dire che la contrattazione è d’obbligo! Non meno intrigante è il settore degli speziali, dove tra erbe aromatiche e spezie esotiche si può anche far scorta di miele di ogni tipo e del prezioso olio di Argan, tipico di questa zona del sud del Marocco (ma di queste produzioni tipiche avremo modo di parlare più avanti).
E tra un acquisto e l’altro, niente di meglio di una pausa per un thé alla menta con le amiche.
I negozi di artigianato e le botteghe degli speziali si trovano nei pressi della Porta n.6, che è anche l’accesso principale al Suk. Prevedete almeno mezza giornata e, se è il caso, tornate più di una volta, perché il Suk El Ha è una continua scoperta di colori, suoni e sapori e merita di essere esplorato con calma.
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