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Agatha & Willy

Creato il 15 settembre 2012 da Unostudioingiallo @1StudioInGiallo
Agatha & Willy

- parte prima -

Anche chi non ha grande dimestichezza con le statistiche a sfondo libresco saprà che Agatha Christie e William Shakespeare dominano incontrastati le classifiche degli autori più venduti e tradotti nella storia della letteratura mondiale. Il dato ha la sua importanza e meriterebbe una lunga riflessione; quel che desideriamo approfondire in questa sede, tuttavia, è il legame che intercorre fra questi due autentici campioni della parola scritta: un legame profondo che va ben al di là dei primati condivisi.
Apparentemente lontanissimi - come può una scrittrice di romanzi polizieschi, per quanto talentuosa e insolitamente prolifica, eguagliare in popolarità e successi il figlio più illustre di Stratford-upon-Avon? - i due hanno una gran quantità di cose in comune.
Un primo punto di contatto è di ordine generale e attiene alla scelta delle tematiche narrative: Shakespeare è stato un insuperabile autore noir, thriller e pulp - pulp, sì, avete capito bene: rileggetelo con attenzione e senza pregiudizi e vi sembrerà che Quentin Tarantino ci sia andato con la mano leggera! - , e chiunque voglia cimentarsi in questi generi letterari si trova, in un certo senso, a dover raccogliere un testimone.

Agatha & Willy

Stanley Kubrick

Un testimone che scotta, sia ben chiaro: il drammaturgo inglese ha sondato ogni terreno e indagato ogni singola sfumatura dell'animo umano (tradimenti, incesti, giochi di potere, veleni misteriosi, vendette, duelli e loschi usurai... ammettiamolo, aveva pensato praticamente a tutto), e lo ha fatto da par suo, coniugando profondità e bellezza in un linguaggio universale. In altri termini, e più concretamente, Shakespeare rappresenta in letteratura ciò che Stanley Kubrick è per il cinema: un punto di riferimento imprescindibile, il genio allo stato puro in grado di mettere un punto a ogni percorso narrativo (difficile girare un film di fantascienza, dopo 2001 Odissea nello spazio, e chi sceglie di farlo non potrà in alcun modo ignorare la lezione del Maestro).
Guardando più specificatamente ai contenuti, un'attenta analisi comparata finisce col rivelare che vi è molto Shakespeare, in Agatha Christie, così come vi è molta "crime fiction" ante litteram  nell'opera del Bardo...
Agatha & Willy
Sad Cypress (titolo originale de La parola alla difesa), ad esempio, rimanda a una canzone contenuta nella quarta scena del secondo atto de La dodicesima notte:
Come away, come away death,And in sad cypress let me be laid.Fie away, fie away breath,I am slain by a fair cruel maid:My shroud of white, stuck all with yew,O prepare it.My part of death no one so trueDid share it.
Analogamente, Taken at the Flood (il titolo inglese di Alla deriva) ci riporta al quarto atto di Giulio Cesare:

There is a tide in the affairs of men,Which, taken at the flood, leads on to fortune;Omitted, all the voyage of their lifeIs bound in shallows and in miseries.On such a full sea are we now afloat,And we must take the current when it serves,Or lose our ventures. Nelle umane vicende è una correnteche, seguita, conduce alla fortuna;abbandonata, il corso della vitaalla deriva va, miseramente.Nel mare aperto tale legge dura:o tener la corrente e navigare,o perdere ventura.


Negli Stati Uniti il romanzo è stato pubblicato con il titolo "There is a tide", che come si vede riprende l'incipit del primo verso.
Continua...

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