Sono queste le cose che vorrei vedere fare ad un governo, sono queste le riforme che cambiano volto al Paese.
[...] Il caso tedesco ci fornisce la più recente (e per noi forse più istruttiva) lezione sulle dinamiche politiche capaci di far concretamente avanzare l’«agenda donne». Proprio in questo mese di agosto in Germania entra in vigore una legge che garantisce a ogni bambino fra uno e tre anni un posto all’asilo, oppure altre forme di assistenza a casa sostenute dai sussidi dallo Stato. Lo schema è meno generoso di quelli vigenti nei Paesi nordici, ma è molto avanzato per gli standard europeo-continentali. Il sistema politico tedesco è riuscito a varare questa riforma grazie a una felice combinazione di fattori. Innanzitutto, da almeno tre legislature la quota di donne in seno al Bundesrat supera il 30%. Secondo gli studiosi, si tratta della soglia minima per dar voce e forza all’«agenda donne». In secondo luogo, nella sua battaglia per la riforma la ministra del Lavoro, Ursula von der Leyen (cristiano democratica) ha trovato una sponda efficacissima nelle colleghe socialdemocratiche e in particolare in Renate Schmidt, che aveva occupato la sua stessa posizione nel governo Schröder dei primi anni 2000. [...]