Agendo su una parte anche il tutto ne risente

Da Enrico74

Cleve Backster

Un ricercatore riuscì prima della usa morte avvenuta lo scorso 2013, a trovare la prova che agendo su una parte del corpo anche se questa veniva posta a miglia di distanza, continuava a reagire con il corpo da cui proveniva, cosa che andrebbe a confermare l'usanza esistente nell'occultismo prima e nella radionica (un sistema di cura che usa le onde di forma per ottenere effetti sulla salute umana) poi, di agire su una parte del bersaglio per ottenere effetti reali anche sul fisico di persone distanti da dove si agisce.

Cleve Backster 1924-2013

Grover Cleveland "Cleve" Backster Jr (nato il 27 febbraio 1924) è noto soprattutto per i suoi esperimenti con il poligrafo sulla bio-comunicazione fra le cellule di piante e animali, da cui ha avuto origine la sua Teoria della percezione primaria. Backster iniziò la propria carriera come specialista in interrogatori per la CIA e in seguito divenne presidente della Commissione per la ricerca e gli strumenti dell'Accademia di Scienza dell'Interrogatorio. Alla fine degli anni Cinquanta, sviluppò il Backster Zone Comparison Test, una tecnica per la lettura del poligrafo tuttora usata da agenzie militari e governative: negli ultimi 30 anni, ha gestito la Backster School of Lie Detection, nel centro di San Diego, California.
L'opera di Backster è diventata popolare con il libro "The secret life of Plants", La vita segreta dele piante, pubblicato nel 1973 (di cui possiedo una copia), nonostante le prime pubblicazioni delle sue scoperte risalissero al 1968. Dopo l'uscita del libro, presenziò in vari talk show e diversi media parlavano di lui in riferimento agli studi sulla percezione delle piante, inoltre partecipò come oratore a varie conferenze scientifiche. Nel 2003, Backster, pubblicò il libro "Primary Perception: Biocommunicatioon with Plants, living foods and human cells". Si tratta della prima trattazione completa del suo lavoro scritta personalmente: qui descrive in dettaglio tutti i vari aspetti da lui osservati: da piante, batteri e uova fino alle cellule animali, come il sangue di una bistecca e alle cellule umane. 
"L'aspetto affascinante di tutto questo - dichiarò in una intervista - è che anche se il lavoro è partito dalle piante, alla fine riguarda le cellule umane. Prendendo un campione di cellule umane in una provetta e portandole ad analizzare in un luogo distante, queste cellule restano in armonia con il donatore e, per me, questo è straordinario. Comporta implicazioni di ogni tipo." Che lo scienziato abbia trovato la prova che certifica come possibile la comunicazioni di parti di un essere rispetto all'insieme da cui deriva? Se fosse così, avremmo la prova scientifica che quanto arrivatoci come conoscenze empiriche da varie tradizioni esoteriche, agendo su una parte del soggetto si riesce a influenzare anche il soggetto stesso, nonostante la distanza che separa i due. 
In effetti, Backster, ha scoperto che le nostre cellule reagiscono alle nostre emozioni pur trovandosi all'esterno del corpo, addirittura a 100 miglia di distanza: quando nel donatore avviene un cambiamento emotivo, si verifica una reazione abbinata nelle cellule, che si manifesta elettronicamente.
"In realtà le piante sono state un ostacolo che mi ha permesso di scontrarmi contro il fenomeno e, da quel momento ho continuato a dargli la caccia cercando tutto ciò che sembrasse causare una reazione nelle piante, che si trattasse di batteri dello yogurt oppure uova, eccetera."
Backster scoprì che rompere un uovo o tuffarlo nell'acqua bollente causava una reazione nelle piante, come se queste fossero sensibili agli organismi vicini che subivano un danno. Anche se non è intuitivo pensare che le uova siano vive, sembra che abbiano una sorta di attività biologica. Curiosamente, scoprì anche che le piante reagivano quando qualcuno usava il bagno di fianco al suo ufficio: il motivo a suo avviso poteva essere l'urina che entrava a contatto con il disinfettante delle tavolette per orinatoi. Backster in seguito osservò i batteri, scoprendo reazioni simili a quelle delle piante, inoltre misurò l'attività elettrica nelle uova, scoprendo che anche queste sembrano reagire all'ambiente, alla fine misurò l'attività nelle cellule umane, come ad esempio i globuli bianchi.
Nonostante negli anni Settanta i risultati di Backster avessero suscitato un forte interesse popolare, la comunità scientifica non si è ancora entusiasmata all'idea, una motivazione verosimile è il tentativo fallito da parte di un altro gruppo di scienziati di replicare il primo esperimento pubblicato da Backster, apparso sulla famosa rivista Science nel 1975. Ma secondo quanto sostiene Backster nel suo libro, questi scienziati non avevano osservato tutti i corretti criteri scientifici da lui comunicati, cosa normale visto che la comunità scientifica è sempre prodiga di consigli e regole da seguire per far verificare una teoria che renda bene, mentre se una teoria non interessa o viene tacciata a priori di essere una bufala o la solita sciocchezza di un sognatore, viene presa sotto gamba dai più.... Un criterio particolarmente importante e ritenuto imprescindibile da Backster, è che non è possibile osservare la reazione della pianta o di qualunque cosa si stia monitorando, mentre avviene il fenomeno: il fatto di osservarla nel corso dello svolgimento dell'esperimento la blocca. 
Con un fenomeno insolito come la percezione primaria, non rispettare tutti i criteri che secondo il ricercatore originale sono necessari per suscitare gli effetti equivale a condurre una indagine scientifica approssimata, tuttavia, la possibilità che osservare la reazione influisca sui risultati non ha senso all'interno dei moderni paradigmi scientifici, quindi chi svolgeva le repliche probabilmente non riteneva che questi criteri avrebbero fatto qualche differenza. Nonostante Backster non abbia pubblicato ipotesi su una possibile spiegazione della percezione primaria, una delle piste più promettenti per comprenderla, secondo i termini di teorie esistenti, ha a che fare con un fenomeno della fisica quantistica noto come "non località". 
La non località è qualcosa che la fisica quantistica prevede e che Einstein chiamava "azione fantasma a distanza": essa rappresenta l'idea che le particelle possano essere in qualche modo connesse le une alle altre indipendentemente dalla distanza che le separa. Cleve Backster è deceduto il 24 giugno 2013 e purtroppo non mi risulta che ci siano altri che portino (potendolo fare con le dovute conoscenze) avanti i suoi studi in merito ma già una scoperta come questa, seppur non avallata dagli "eminenti scienziati" che ci hanno già abituato ad altre situazioni negazionistiche di leggi o ipotesi lanciate da personaggi non riconosciuti (nel gruppetto di dogmatici simili a preti antichi ortodossi, sordi e ciechi alle novità possibili).

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :