Manchiamo da un po’, nostra culpa! Ma non potevamo mancare l’appuntamento con i consigli per gli acquisti natalizi… regalate (e regalatevi) almeno un libro, vi sentirete subito meglio
A Natale, secondo la tradizione, le famiglie che sono state separate tutto l’anno, dopo aver messo da parte ogni contrasto, si riuniscono per festeggiare. Tutto questo, però, a volte ha solo lo scopo di mascherare odi e rivalità feroci. Come fa notare un acuto osservatore del carattere umano come Poirot: “A Natale c’è molta ipocrisia… e lo sforzo per essere amabili crea un malessere che può essere in definitiva pericoloso.” Quasi a dimostrare la validità di questa riflessione la riunione familiare voluta dal vecchio e tirannico Simeon Lee, che ha chiamato attorno a sé tutti i figli e i nipoti, anche quelli che un tempo si erano ribellati a lui e lo avevano abbandonato, si trasforma ben presto in dramma. A farne le spese è proprio il vecchio patriarca, misteriosamente assassinato alla vigilia di Natale in una stanza chiusa dall’interno. Ma è possibile che l’assassino sia proprio un membro della famiglia?
«Questo libro è come un pranzo di Natale preparato da un vero chef. E lo chef sono io!»
Così Agatha Christie presenta la sua raccolta in sei gustosissime portate: dall’antipasto al dessert, sei indagini dell’inossidabile Poirot e della solo apparentemente innocua Miss Marple, alle prese di volta in volta con rubini scomparsi, omicidi simulati o reali, inquietanti sogni premonitori, un cadavere ritrovato in una cassapanca, una coppia di sposi particolarmente litigiosa, un anziano signore dalla candida barba e dalle abitudini alimentari troppo prevedibili. E un cesto di erbe selvatiche che svela le trame di un assassino…
Sei impeccabili meccanismi narrativi che nella rapida misura del racconto trovano la loro perfetta espressione.
Il bello di un regalo è la sorpresa, e in ogni sorpresa può nascondersi un segreto, un mistero, e, perché no, anche un delitto. Ora i nostri investigatori, i detective di casa Sellerio, si trovano alle prese con dei casi accomunati da un’unica questione: il regalo di Natale.
Il famoso “ultimo momento” è il tempo giusto per i regali di Natale. Lo sanno anche gli eroi dei gialli pubblicati dalla casa editrice Sellerio, noti ai nostri lettori per averli già incontrati nei romanzi. Costoro, però, siano (a seconda dei loro autori) poliziotti professionisti o investigatori capitati per avventura, per senso di giustizia o per carattere intrigante, incappano nell’ultima indagine festiva, proprio mentre sono in corsa per gli acquisti dei regali. Le complicazioni, le considerazioni amare e gli umori neri insiti nella vistosa contraddizione esistenziale: caccia al criminale/caccia al regalo, finiscono con l’accentuare, stilizzare, potenziare ancor di più i tratti caratteriali che li hanno resi più familiari ai lettori che li amano.
In questa raccolta, affrontano l’indagine del regalo di Natale gli investigatori: Petra Delicado e il vice Fermín Garzón (autrice: Alicia Giménez-Bartlett); Gelsomina Settembre, assistente sociale (che Maurizio de Giovanni ha appositamente immaginato per questa antologia); la Casa di Ringhiera (il caso e la necessità in versione mistero guidati da Francesco Recami); Rocco Schiavone (sempre più arruffato da Antonio Manzini); Harpur & Isles (la coppia angeli-demoni del gallese Bill James); e i vecchietti del BarLume (gli artisti del pettegolezzo investigativo inventati da Marco Malvaldi).
«Agenti! – urlò. – Inseguite quel Babbo Natale!»
Ellery Queen
Natale è il giorno dell’amore e della bontà, e sembra che nulla di male possa accadere. Basta ascoltare i canti gioiosi che le radio trasmettono, assaporare i dolci fatti in casa o leggere i biglietti d’auguri, sempre colorati e affettuosi. Ma chi ha detto che a Natale bisogna essere per forza tutti piú buoni? Da Arthur Conan Doyle ad Agatha Christie, da Thomas Hardy a Ellery Queen, da Rex Stout a Fred Vargas, dodici variazioni sul tema di una festa che ci mostra come i misteri possano celarsi ovunque: in uno strano puzzle a due facce o in un’oca rubata, in una bambola del Settecento o in un portasigari trovato su un treno, in un orologio lasciato in soffitta o perfino in un costume da Babbo Natale. Perché anche nella notte piú attesa dell’anno può nascondersi un segreto.
P.S. Propositi per il 2014: curare di più e meglio il blog (è una promessa!).
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