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AGENTS OF S.H.I.E.LD: LA PRIMA STAGIONE - Parte Prima.

Creato il 14 settembre 2015 da Nickparisi
AGENTS OF S.H.I.E.LD: LA PRIMA STAGIONE -  Parte Prima.L'agente Ward della Strategic Homeland Intervention, Enforcement and Logistics Division viene convocato per far parte di una nuova esclusiva task force guidata dal leggendario agente Phil Coulson. Ward inizialmente è scettico, come tutti, è convinto che Coulson sia morto durante la Battaglia di New York.
Ma Phil Coulson contrariamente a quello che tutti pensano è vivo e pienamente operativo e sin da subito comincia a pensare alla formazione della sua nuova squadra: oltre allo stesso Ward, i contattati sono l'apparentemente glaciale Agente May, talmente esperta in arti marziali ed in tecniche di combattimento corpo a corpo da essere soprannominata dai suoi stessi colleghi come "La Cavalleria", i due tecnici Fitz e Simmons. Inoltre già alla prima missione si unisce a loro la giovane e ribelle Skye, un' hacker dal nebuloso passato.
I membri del gruppo non potrebbero essere più diversi tra loro e non sempre le cose funzionano nel modo giusto: Slye, almeno inizialmente non sembra condividere le finalità dello S.H.I.E.L.D e nemmeno il modus operandi dell' Agenzia e questo la porta a trasgredire in alcuni casi le disposizioni ricevute, inoltre troppi sembrano i segreti che gravitano attorno alla Task Force, lo stesso Coulson mano a mano che procedono le cose sembra sempre meno sicuro riguardo alla vere circostanze della sua guarigione.
Numerose ombre sembrano avvolgere sempre più lo S.H.I.E.L.D, strani nemici compaiono sempre più spesso: una strana ragazza che veste solo abiti a fiori, un miliardario ruba tecnologia e tanti altri.
Su tutti l'ingombrante presenza del misterioso "Chiaroveggente".
E quando i giochi sembreranno fatti i confini tra Bene e Male si faranno sempre più sfumati e diventerà impossibile riuscire a distinguere chi sono gli amici e chi i nemici.
Molto probabilmente i cosiddetti Cinecomics in questi ultimi anni hanno salvato le sorti del Cinema di fantascienza; non a caso qualche mese fa, si discuteva anche qui sul fatto se l'impatto culturale di Guardians of the Galaxy sugli spettatori contemporanei potesse o meno essere paragonato a quello che nel 1977 ebbe Star Wars: A New Hope per la generazione precedente.
Risposta personale: Solo in minima parte i tempi di fruizione e di attenzione sono talmente cambiati rispetto al 1977 e siamo tutti molto più smaliziati che, ora come ora, niente potrà avere lo stesso impatto culturale di Star Wars o altri prodotti del tempo. però è indubbio che Guardians of the Galaxy sia stato forse il film che più si è avvicinato a questo risultato.
AGENTS OF S.H.I.E.LD: LA PRIMA STAGIONE -  Parte Prima. Una buona parte del successo di questa tendenza è dovuto ovviamente ai Marvel Studios, che su questo filone grazie ai vari Iron Man e Thor ci hanno costruito una intera serie dotata di una propria continuity ( chiamato ormai da tutti Marvel Cinematic Universe)
Con Agents of S.H.I.E.L.D si è voluto giocare anche la carta televisiva, oltretutto programmata sul Network di "casa" ABC da anni saldamente nelle mani del colosso Marvel / Disney producendo stagioni televisive da 22 episodi, pratica questa, una volta considerata la norma dai grandi network ma caduta quasi in disuso negli ultimi anni.
Un poco a causa del famoso sciopero degli sceneggiatori del biennio 2008/09 che quasi mise in ginocchio Hollywood e che costrinse le emittenti ad effettuare numerosi stravolgimenti nella programmazione di molte serie, un poco a causa della coeva crisi economica da anni ormai i network- grandi o piccoli che siano- preferiscono soffermarsi sulla messa in onda di serial della durata massima di dodici\ tredici episodi a stagione (quando va bene)
Poche sono le eccezioni tra le serie nate dopo il 2009, specie per quanto riguarda i programmi di genere fantastico,  e la cosa vale sia per le piccole cable tv, sia per i grandi colossi generalisti.
Tra le poche eccezioni di questi ultimi anni, andrebbero citate oltre alla serie di cui stiamo parlando adesso, almeno Arrow e The Flash in onda sulla CW, non a caso altre due serie tratte da personaggi dei fumetti ( sia pure della D.C Comics, l'altra grande casa editrice degli States ).
Tutto questo lungo preambolo per segnalare l'attenzione prioritaria che ormai viene data a questo mondo considerato come una delle pochi generi sicuri in grado di attrarre quantomeno uno zoccolo duro di spettatori fidelizzati.

Creata da Joss Whedon - l'uomo che con il primo Avengers aveva compiuto un mezzo miracolo riuscendo a far interagire tra loro senza eccessive cadute di tono i vari personaggi iconici della casa editrice statunitense-  la serie Marvel's Agents of S.H.I.E.L.D gioca proprio sulla fidelizzazione su tre piani diversi: da un lato chiamando a raccolta gli appassionati Marvel in toto, per un secondo verso  capitalizzando l'interesse degli spettatori che avevano già seguito i film per il grande schermo e come terzo piano risulta evidente il tentativo di coinvolgimento dei fan di Whedon stesso, quelli che per intenderci seguono lo sceneggiatore dai tempi dei primi episodi di Buffy the Vampire Slayer
Se il primo aspetto risulta fin troppo evidente con le continue strizzatine d'occhio nei confronti della vasta continuity delle varie collane della carta stampata, ben più interessanti - ai fini di questo articolo sono gli altri due aspetti.

Per quanto riguarda il coinvolgimento degli appassionati che già avevano seguito la storyline del Marvel Cinematic Universe, viene ripreso il personaggio di Phil Coulson, che fino a quel momento era stato  il vero collante tra i vari film Marvel e la cui morte durante Avengers non era stata ben accolta dagli appassionati  e che qui viene fatto tornare apparentemente risorto senza alcun problema. Sul mistero legato al suo ritorno viene impostata la prima metà della stagione e va detto anche ed il suo interprete, il bravo Clark Gregg,  riesce a reggere bene da solo le redini recitative della maggior parte dei primi episodi vista anche la caratterizzazione decisamente anonima e stereotipata riservata inizialmente agli altri co- protagonisti.
Ma su questo aspetto torneremo poi.

AGENTS OF S.H.I.E.LD: LA PRIMA STAGIONE -  Parte Prima.

Parte del "main- cast" di Agents of S.H.I.E.L.DDi loro parleremo approfonditamente le secondo post.

Sempre dall'universo filmico provengono molti camei di lusso, a partire dal Nick Fury sempre interpretato dal grande Samuel L. Jackson, o come l' agente Maria Hill ( Cobie Smulders ) e la asgardiana Lady Sif ( Jamie Alexander). Per non parlare dell'inevitabile apparizione dell'immancabile Stan Lee

Ma le cose si fanno più gustose se ci si sofferma ad analizzare il terzo aspetto.
 Whedon che qui in Agents of S.H.I.E.L.D si limita a ritagliarsi il ruolo di produttore, lasciando quello da showrunner nlle meno capaci mani di suo fratello Jed ed in quelle di Maurissa Tancharoen, decide di effettuare numerose strizzatine d'occhio nei confronti dei suoi vecchi appassionati chiamando per ruoli minori alcuni degli attori impiegati nei suoi precedenti serial.
Ecco quindi comparire in un paio di episodi nel ruolo di uno dei medici dello S.H.I.E.L.D  il Ron Glass già conosciuto come interprete del Pastore Derial in Firefly  e Serenity, per non parlare della Amy Acker mattatrice assoluta delle ultime stagioni di Angel che viene richiamata dai fratelli Whedon per dare finalmente corpo e voce alla violoncellista oggetto delle attenzioni amorose di Coulson.
Ma la sorpresa maggiore agli appassionati di lungo corso viene riservata con l'apparizione di J. August Richards anche lui già visto in Angel a cui viene affidato il più corposo ruolo di Mike Peterson \Deathlock, (praticamente l'unico vero Super Eroe che compare nel corso di tutta la prima stagione).
Insomma il tentativo di riesumare i fasti di una precedente epoca di successi, lo sguardo continuo nei confronti dell'estetica del Whedonverse sono evidenti.
La domanda da farsi adesso è però una sola: questi tentativi funzionano?
L'incontro tra la visione creativa del bravo ma discontinuo Whedon e quella decisamente più cinica della Marvel ha prodotto buoni frutti?
Beh...decisamente ...Si e No al tempo stesso.
Ma di questo parleremo nel prossimo post.

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