L’iniziativa arriva dall’assessorato comunale alle Politiche sociali: cesti da 400 euro contenenti generi di prima necessità (pasta, pelati, riso, sale, zucchero, farina e fette biscottate) per gli over-65 meno abbienti. Uno stanziamento di 1,5 milioni di euro per aiutare chi è in difficoltà, comunicato dalla vicesindaco Sveva Belviso, che ha inviato una lettera agli over 65 con redditi bassissimi.
Per ottenere il pacco, sarà necessario presentare domanda ai centri Caf, fare richiesta del certificato Isee familiare entro trenta giorni e risultare tra i primi nella graduatoria dei meno abbienti. A quel punto verranno recapitati a casa sei pacchi alimentari nel corso di un anno, più un pacco speciale per le festività natalizie.
Polemiche – abbastanza – prevedibili già sonos cattate. L’interrogativo è se queste iniziative possano sostituirsi a delle adeguate politiche sociali (specialmente all’indomani dell’approvazione della Manovra finanziaria) e se possano almeno diventare un diritto e non una ‘competizione’ (vista la presenza di una graduatoria). Commenta così Sandro Medici, presidente del decimo municipio: “Così si crea una guerra tra poveri […] L’iniziativa è in linea con i modelli di inizio secolo, come quello delle Clarisse o delle dame di San Vincenzo. Così si riducono le politiche sociali ad un’opera caritatevole”.