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Aggiornamento

Creato il 28 gennaio 2014 da Scribacchina

Mi è capitato spesso di pensare nelle ultime settimane al fatto che non ho più un gruppo. Alla brutta sensazione di sentirsi esclusi da quelle situazioni dove la musica si crea dal nulla, insieme.
Mi è capitato spesso di pensare che nessuno fosse interessato ad una bassista appiedata.

Così, senza troppe illusioni e con la consapevolezza di fare il passo più lungo della gamba, sono andata a provare con gente che fa musica seriamente.

E’ andata a finire che ho suonato dei pezzi fusion.
In maniera rozza e un po’ primitiva, ma con una naturalezza che non sapevo di avere. Senza troppi pensieri.
E con un batterista vero, non con un surrogato.

Mi chiedo se è successo davvero, se ho suonato sul serio quella roba.
Mi chiedo se l’elettricità che sento nelle vene è qualcosa di reale, di catalogabile.
Mi chiedo se queste emozioni sono sciocchezze da quindicenni alle prese col primo gruppo o se è lecito sentirle anche quando i quindici anni sono passati da un bel pezzo.

Domanda sciocca, Scribacchina: certo che è lecito.
Così come è lecito gioire, sorridere, godere, essere felici.
Vivere.


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