Forte di sei denti, Cigolino chiede di poter masticare, mordere (e non solo il mio naso), di maneggiare cibo, di sfidare consistenze.
Quindi prima che mi piombi in casa una tata di "SOS tata" a bacchettarmi sull'alimentazione, è tempo di cambiare rotta. Cosa non semplice con un bimbo che mangione non è, goloso figuriamoci e decide in modo tassativo quando ne ha abbastanza. Scuote la testa, agita le mani e se io insisto sa tenere in bocca l'ultimo boccone per un tempo infinito. Ogni sera più che una cena è un'esplorazione cauta di nuovi sapori. Fortunatamente Cigolino ha gusti mediterranei e con la pasta raggiungiamo un buon compromesso.
Tant'è.
Ho trovato interessante un articolo apparso su Repubblica: il quesito di partenza era se i bambini possono seguire una dieta vegetariana da subito. Ovvero se si cresce bene anche senza mai mangiare carne.
Si è scatenata una vera e propria querelle, tra detrattori e sostenitori di questa scelta.
L'articolo si conclude con il pronunciamento dell'American Academy of Pediatrics, il massimo riferimento mondiale per ogni problema pediatrico,che riporta sul proprio sito una presa di posizione molto dettagliata sul problema delle diete vegetariane e, di fatto, conferma che le diete vegane non sono raccomandate e quelle con uovo e latte o con il solo latte possono essere utilizzate se si accetta l'idea di eseguire controlli periodici ed eventualmente qualche esame di laboratorio ai bambini così alimentati.
Io sono carnivora, anche troppo. Carnivora con molti sensi di colpa, non conto le volte in cui "decido" di abbandonare la carne per una dieta vegetariana, ma non me la sentirei di fare una scelta così radicale per Cigolino. Per cui, al momento, credo opterò per tutta la gamma di alimenti. La cosa a cui vorrei abituarlo, questo sì, è a mangiare integrale. Dei danni, magari relativi, ma pur sempre danni, da cereali troppo raffinati, farine bianche e impoverite, sono piuttosto convinta. Avevo trovato anche un articolo interessante sul Corriere di qualche tempo fa. Così come credo alla non necessità di bere latte, dalla dentizione in poi. Sono più flessibile sui derivati, yogurt e alcuni formaggi, più per comodità che per convinzione. E' bene dare buone abitudini alimentari da subito, per questo il passaggio da alimentazione da bebè a una più tipicamente infantile è importante: ciò che imparerà adesso se lo ritroverà sempre. Altro passaggio è quello dell'orario di cena, dal mangiare da solo, prima, al cominciare a stare a tavola con noi. Ho letto da qualche parte (aaah l'accuratezza a volte ...) che un bambino che cena regolarmente con i genitori cresce più sereno, indipendente e contento. Credo anche serva da dieta ferrea per i genitori, che occupati a imboccare, dare retta, parare lanci improvvisi, non hanno modo di mangiare. Considerando che ultimamente mi vedo snella come un orso pronto per il letargo, non rimanderò oltre: aggiungo un posto a tavola!