Agli inglesi piace l’energia nucleare: il dato favorevoli è il più alto degli ultimi 10 anni

In Italia è partita la campagna d’informazione del Forum Nucleare Italiano , che ha finalmente riaperto il dibattito intorno alla produzione di energia con il nucleare, fermo nel nostro Paese al 1987. E mentre noi ci apprestiamo ad informarci, negli altri paesi del mondo continuano a fiorire progetti per la costruzione di nuovi centrali, come ad esempio in India, Cina, Stati Uniti e Svizzera, Francia, Inghilterra (solo per citarne alcuni). Dall’Inghilterra, poi, è di questi giorni un sondaggio condotto dalla Ipsos Mori per conto della Nuclear Industry Association (NIA) britannica che quantifica il consenso degli inglesi nei confronti dell’energia nucleare; ebbene il 40% degli intervistati si è dichiarato favorevole (con un aumento del 7% rispetto all’anno precedente), contro il 17% dei contrari (in calo del 3%). Si tratta del valore più alto degli ultimi 10 anni.

Il consenso maggiore lo si raggiunge quando si parla di “un mix energetico equilibrato” che comprenda anche il nucleare: l’idea piace addirittura al 70% degli intervistati, mentre il 9% si è detto contrario. Questo probabilmente perché, a differenza dell’Italia, in Inghilterra avranno ben chiaro il fatto che il nucleare non è il rivale delle rinnovabili: queste due forme di produzione energetica devono, infatti, andare a braccetto per sostituire le fonti fossili inquinanti. Un altro dato interessante che emerge dal sondaggio è che anche per le donne, tradizionalmente più antinucleariste, la percentuale delle favorevoli ha superato quella delle contrarie: 25% a 19%, mentre l’anno precedente erano in vantaggio le donne contrarie (23% contro 21%).

Come ha commentato il sondaggio il direttore esecutivo della NIA, Keith Parker? Ha affermato che “è molto positivo constatare che 7 cittadini su 10 vedono un ruolo del nucleare nel nostro mix energetico futuro, e che aumentano quelli favorevoli alla costruzione di nuove centrali. È un riconoscimento del ruolo cruciale che l’energia nucleare può giocare per garantire il rifornimento di energia su larga scala nel passaggio a un’economia con minori emissioni di gas serra”.