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Agli invisibili (cinque anni)

Da Beadsandtricks
Agli invisibili (cinque anni)
Pare che si rinasca a primavera. Io invece sono rinata in autunno, e non lo sapevo.
Perché non sono rinata subito. L'ho capito solo dopo e, forse, non ancora fino in fondo.
Scrivo a voi, a voi che sapete tutto di me, che avete letto ogni parola e capito ogni cambiamento ancora prima che lo capissi io. Scrivo a chi ascolta e legge anche tra le righe.
La mia voce non è stata sempre ferma, a volte è mancata, a volte si è affievolita. Mi sono chiesta a volte per chi scrivo. Che cosa do' a chi mi legge. Stare al di qua di questo schermo è una distanza a volte incolmabile. Poi capita di ricevere lettere, messaggi, capitano degli incontri. Capita di incontrare gli invisibili. Quelle persone che ti leggono sempre, che non si perdono un post che, dopo avermi trovata per chissà quali vie, sono andate a ritroso a leggersi cinque anni di blog, cinque anni di post, cinque anni della mia vita. Che hanno visto il percorso che mi ha portata qui.
Sono volti che si emozionano, che arrossiscono, che si intimidiscono; sono quei volti che li riconosci subito perchè cominciano a sorriderti già da lontano e non ti guardano come tutti gli altri: sono occhi che si posano su di te con leggerezza, come se tu fossi una di famiglia, una che tutti i giorni entra nelle loro case. Occhi che cercano di capire come sei, se sei proprio come ti hanno letta e immaginata per tutto questo tempo. Se sei vera. Sono (siete) tutte quelle persone che, in silenzio, in una camera, in una soffitta, in un tinello, in una cantina si appassionano, superano momenti difficili, sognano con una pinza in mano, o un gomitolo di lana. Sono (siete) quei numeri che leggo nelle statistiche e che mi fanno chiedere: "Chi sono queste persone? Cosa vedono in me? Cosa cercano?"
Sono, siete, persone speciali. Le persone per cui scrivo, per cui cerco di dare il mio meglio, per cui mi emoziono, per cui cerco di superare i miei moltissimi limiti. Siete voi. Le invisibili presenze che hanno riempito la mia vita. Siete speciali e siete importanti, ognuno di voi. Vi avvicinate a me a volte persino con timore, e con tanto affetto. Ma io sono solo io, una persona normalissima, normalissimamente comune, normalissimamente emotiva e imbranata. E' che voi non sapete di essere la forza che mi fa andare avanti quando non sto bene. Siete state tante volte il mio inconsapevole sostegno.
Scrivo e sogno e creo, da ormai cinque anni, per ognuno di voi oltre che per me stessa.
Per questo, grazie.
Alessia

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