E' una pianta erbacea perenne a bulbo semplice che può raggiungere l'altezza di 40-60 cm.Le foglie sono filiformi tipo canule.
Il fiore è defininito un'ombrella bulbillifera e ne possiamo ammirare la fioritura fino a Settembre.Cresce anche fino a 1500 mt, nei prati incolti, anche su terreni aridi, calcarei e in zone in mezz'ombra nel bosco come dove lo abbiamo incontrato noi, in una delle nostre esplorazioni.E' diffuso in tutta Italia tranne, sembra, in Puglia, Valle d'Aosta, Sicilia e Sardegna.
Tutte le parti della pianta sono commestibili e possono essere utilizzate in cucina.Come tutti tipi di aglio di questa specie ha proprietò antisettiche, antibatteriche, vermifughe, stimolanti, digestive ed espettoranti.Immagino che tutti lo conoscano, anche se non per esperienza diretta, come arma nella lotta ai vermi (quelli intestinali).Antica usanza in tempi passati era quella di indossare o far indossare una bella collana di aglio intrecciato (quello classico) per far fuggire i vermi.
Quindi abbiamo trovato un'altra erba commestibile ed abbastanza comune durante i nostri vagabondaggi in giro per i boschi.E la nostra "capretta" (qui sotto) non poteva certo esimersi dal sgranocchiare la nuova erbetta, a suo dire anche più buona delle more di rovo. Insomma ne ha fatto una piccola scorpacciata. Direi che il rischio vermi dovrebbe essere scongiurato. Voi che dite?Un pò meno piacevole invece il profumo che usciva dalla sua boccuccia più tardi...