Visto in tv.
La storia di Ipazia di Alessandria, scienziata e astronoma, nonché insegnante, che tira su una generazione di uomini che si spargeranno in vie alquanto diverse, chi verso la politica, chi verso la religione, chi verso il terrorismo. Con l’aggravarsi della situazione sociale Ipazia sarà il simbolo della scienza che si scontra contro una religione nascente dal potere sempre più ampio.Se il film si può pregiare della solita cura nelle scenografie e nei costumi (che risultano tanto più falsi in quanto perfetti), nonché una buona fotografia, per tutto il resto è un fallimento.La storia della vittoria della scienza sulle barbarie è quantomeno stucchevole e banale e nel presentare un personaggio geniale, ma osteggiato dalla chiesa in formazione ci si sofferma solo su minuscoli episodi patetici e piccole sequenze degne di un filmato educativo della scuola pubblica americana.La parte che sarebbe più interessante è di fatto lo scontro di civiltà fra le due religioni (il cristianesimo e il paganesimo) che si odiano vicendevolmente senza un vero motivo (e sarebbe stato affascinante vedere come questo odio senza senso si fomentasse vicendevolmente); oppure fra la religione e lo stato centrale (anche se meno affascinante). Ma purtroppo entrambe queste sottotrame o sono solo suggerite o vengono utilizzate poco e male.In definitiva un film abbastanza noioso.