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Agora di Autodafé. Il lettore prima di tutto

Creato il 31 luglio 2013 da Autodafe

di Cristiano Abbadessa

Continua a prendere forma la nostra piazza virtuale. Lentamente, giorno dopo giorno, lo scheletro si compone e, in qualche caso, i tessuti e la polpa cominciano a ricoprirlo. La filosofia generale, di cui abbiamo già parlato, è chiara e traspare senza velature. È invece ancora presto per cogliere tutti i contenuti, che cominciano appena a delinearsi, avranno una prima completezza a settembre, ma seguiteranno ad arricchirsi anche dopo l’inaugurazione ufficiale dell’Agora.
Come si può notare, la piazza virtuale contempla iniziative e servizi per molte categorie, dagli autori agli operatori della filiera commerciale, dagli aspiranti scrittori ai colleghi editori. Non possono mancare, come ovvio, gli spazi destinati ai lettori, che sono l’imprescindibile patrimonio di una casa editrice. Oggi vorrei parlare appunto di questi spazi per i lettori, il cui allestimento è fra l’altro in fase avanzata.
È già del tutto operativa la nostra libreria, dove si trovano in vendita tutte le opere del nostro catalogo: si può direttamente acquistarle in formato digitale, oppure ordinarle, ricevendole a domicilio, al nostro store online. Contiamo, attraverso una gestione più lineare rispetto a quella passata e con l’introduzione di nuove modalità di pagamento, di riuscire a soddisfare un buon numero di potenziali lettori che hanno avuto modo di conoscerci, hanno sentito parlare dei nostri libri, ne hanno subìto il fascino ma, a causa dei noti problemi con la distribuzione, non li hanno poi trovati in libreria e hanno soprasseduto all’acquisto. So benissimo che molti lettori, specie tra i più sensibili alla diffusione della cultura letteraria, preferiscono l’acquisto in libreria, magari presso le piccole rivendite indipendenti, a quello diretto: per sostenere tutti gli operatori della filiera, per non far morire i librai alternativi agli store di catena e via con altre buone ragioni in gran parte condivisibili. Devo però ricordare che, non tanto e non solo per nostra colpa, molte regioni d’Italia risultano di fatto irraggiungibili per i nostri titoli; e, soprattutto, mi correrebbe l’obbligo di ripetere qui un lungo e già fatto discorso sulla miope ritrosia di molti librai (anche indipendenti) di fronte alle proposte delle piccole case editrici. La nostra libreria vuole offrire una possibilità a tutti: chi trova (o può ordinare) i libri di Autdafé dal libraio di fiducia, liberissimo di continuare con quella modalità di acquisto; ma chi non ha questa possibilità sa ora di potersi rivolgere direttamente all’editore.

fernando vicente

È invece ancora in allestimento l’innovativo spazio della biblioteca. Qui, tengo a sottolinearlo, siamo di fronte a un esperimento che, rifacendosi alla funzione storica del luogo di lettura, costituisce una vera novità nel panorama editoriale. Come si può già intuire dai titoli delle sezioni per ora chiuse, nella biblioteca di Autodafé sarà possibile entrare e leggere (non scaricare, attenzione) tutti i titoli pubblicati dalla casa editrice: i romanzi, le raccolte di racconti, le edizioni mensili dei racconti selezionati per il progetto Narrativo Presente (che, come sapete, vengono venduti solo in formato digitale). Inoltre, sarà possibile consultare l’archivio con tutti i racconti (originali e non redatti: il che rappresenta anche una bella occasione per verificare come lavora la nostra redazione) inviati per Narrativo Presente, inclusi quelli non selezionati per la raccolta mensile. In più, ci sarà uno spazio (che è stato denominato “Liberi contributi d’autore”) in cui ogni scrittore può depositare, mantenendone a tutti gli effetti i diritti, le proprie opere inedite per cominciare a farle circolare: una vetrina in cui possono trovare spazio romanzi e singoli racconti, anche brevi, che diventeranno accessibili al pubblico; al proposito, siamo fin d’ora ben lieti di ricevere proposte e materiali da mettere a disposizione dei lettori, da inviare secondo le modalità indicate nella sezione dell’Agora.
La biblioteca, come potete vedere, non è uno spazio a libero accesso gratuito: abbiamo previsto vari tipi di abbonamento, che hanno differente durata, a un costo contenuto ma non simbolico. Riteniamo che quel che offriamo (e quel che abbiamo intenzione di offrire in seguito, che va oltre le prime raccolte che mettiamo a disposizione) valga quanto chiediamo; ma è anche chiaro, come già ho avuto modo di dire, che l’abbonamento alla biblioteca (che fra l’altro, tra gli spazi e i servizi a pagamento è l’unico per il quale abbiamo deciso di non applicare gli sconti e i prezzi differenziati che invece applicheremo altrove secondo criteri che prossimamente illustrerò) è anche una forma di sostegno che chiediamo a beneficio di tutto il progetto, che include servizi gratuiti e ambiti aperti da gestire.
Del resto, sarà questa una buona occasione per verificare la sincera partecipazione con cui ci seguono e ci sostengono i tantissimi che, in varie forme, ci hanno attestato amicizia e apprezzamento. E sarà anche un’opportunità per sfatare quel luogo comune che recita “in Italia ci sono più aspiranti scrittori che lettori”. Io mi auguro che, quantomeno, gli scrittori (o aspiranti tali) siano anche lettori. Per questo, quando apriremo la nostra biblioteca al pubblico e lanceremo la campagna abbonamenti, sono certo che avremo una massiccia adesione di entusiasti lettori. Se poi sono anche autori, saranno i benvenuti, in altre forme, in questo e in tutti gli spazi dedicati dell’Agora.


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