Metà agosto.
La città è vuota. Meno vuota di quanto lo fosse nello stesso periodo qualche anno fa, sarà per la crisi-la gente ha meno soldi per andare in vacanza-, per il lavoro precario -se si ha un contratto a termine di sei mesi in sei mesi o peggio, le ferie maturate sono poche, e comunque se ne approfitta finché il lavoro c'è-, o semplicemente più persone hanno la possibilità di partire in periodi non consueti.
Biancaneve spesso in agosto lavora, quando può scegliere va in vacanza a luglio, perchè la città vuota è bella. Di giorno quasi desolata in effetti: poche auto, qualche bicicletta, qualche persona che gironzola a piedi, autobus vuoti, negozi con il cartellino appeso alla saracinesca "chiuso per ferie", o magari qualche frase simpatica e ad effetto, ma con il medesimo significato. C'è un silenzio che non c'è in nessun altro periodo dell'anno.
La sera invece le persone si ritrovano all'aperto, nelle piazze, dove c'è una sagra o anche solo una gelateria. Si guarda meno la televisione, si ascolta la musica, si chiacchiera, si balla. Si aspetta che tutto ricominci.
Come probabilmente accadeva tanti anni fa.
In agosto il tempo scorre più lento.