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Agosto a Sodoma

Creato il 07 agosto 2011 da Lucas
Càpitano pochi pensieri degni di luce
in questo giorno d'agosto, dal cielo depresso
da nubi che incerte viaggiano piano
e vorresti fermare per dar loro un nome.
I colori che fuori definiscono cose
sono sbiaditi, stanchi, in stand-by.
Vado là col telecomando per regolarli
con l'illusione di averne potere.
Il plasma vero della vita che scorre
è indipendente dal nostro volere.
Uno spettacolo osceno, ne convengo
dove tutto procede per il meglio.
Perché tutto il meglio è già qui
anche se non è vero, anche se fa male
solo pensarlo ma è l'unico modo
per addentare il presente, per sodomizzarlo.
Nel torpore che precede il risveglio
un culo enorme mi è venuto incontro:
era grande come la terra, era la Terra
che mi stava davanti come una Maya Desnuda.
Ma avete presente anche voi molto bene
che non abbiamo contezza di esser sospesi
nel buio universo mentre là fuori una striscia
di luce riflessa ci dice che è giorno.
Ecco: provate anche voi con me adesso
ad abbracciare questo culo immenso
per scoprire che da soli è impossibile
che occorre un soccorso una condivisione.
L'unico modo per possedere la Terra
è liberarla da chi crede di poterlo fare da solo
o da chi crede ci siano padroni terreni o ultraterreni
vogliosi di fede e sottomissione.
La smetto. Il mio culo è svanito
come una bolla è esploso in silenzio.
La Terra continua a essere un quadro
e io non riesco a entrarci dentro.

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