L’articolo 21-9-2015 di Adelaide Strada
Maputo, capitale del Mozambico, è una città che sta vivendo una forte crescita economica e demografica, dopo una guerra civile che ha insanguinato il Paese fino al 1992 e che ha visto contrapposti il Fronte di Liberazione del Mozambico e la Renamo (Resistenza Nazionale Mozambicana).
La capitale mozambicana oggi vede crescere a dismisura la sua popolazione, in gran parte a causa di migrazioni interne che, dalle aree più marginali del paese, portano ogni giorno nuove famiglie a Maputo. L’aumento della popolazione e l’urbanizzazione selvaggia rende difficile creare un legame tra mondo rurale e città, causando da una parte lo spopolamento delle campagne e dall’altra la progressiva scomparsa di terreni fertili dell’area peri-urbana.
Spostandosi verso un altro continente, ci troviamo in Brasile e, più precisamente, nella Valle del Piranga, zona centro-orientale dello stato di Minas Gerais. Questo Paese oggi vive una crescita economica ai massimi livelli, ma nello Stato di Minas Gerias le sacche di povertà sono evidenti e le disuguaglianze economiche e sociali si toccano con mano: le famiglie contadine hanno difficoltà nell’accesso alla terra e la produzione agro-alimentare è nelle mani di pochi grandi produttori che sfruttano le risorse naturali, distruggono la biodiversità e impoveriscono i suoli.
Lavorando in queste aree, due ONG – Deafal e il GVC1 – hanno riscontrato alcuni elementi in comune: l’alta vulnerabilità dei piccoli produttori agricoli, la quasi assenza di forme di associazionismo e di collaborazione tra produttori, l’abbandono della campagna, il rischio elevato d’impoverimento dei suoli e l’insicurezza alimentare. Per questo si è deciso di avviare un progetto basato sullo scambio virtuoso fra Mozambico e Brasile promosso da ONG italiane.
Il cuore del progetto è lo scambio di conoscenze ed esperienze tra i contadini di questi due luoghi. In Mozambico, nel 2013, Deafal ha avviato un percorso sul cambiamento dei metodi di produzione agricola attraverso l’insegnamento di pratiche agro-ecologiche e, in particolare, di Agricoltura Organica e Rigenerativa, mentre in Brasile il GVC ha operato nell’ambito dei sistemi di autoproduzione energetica per l’agricoltura familiare. Dall’incontro fra queste due esperienze nasce l’idea: garantire la sicurezza alimentare attraverso pratiche agro-ecologiche e l’autonomia energetica con l’uso di energia auto-prodotta, in un’ottica di cooperazione Sud-Sud e Sud-Nord-Sud.
Il progetto “SA&ER: Sicurezza Alimentare e Autonomia Energetica in Mozambico e in Brasile”, reso possibile grazie a un co-finanziamento di Fondazione Cariplo – Regione Lombardia – Comune di Milano, vede coinvolte famiglie contadine del Brasile e del Mozambico. Queste si stanno formando non solo sulle tecniche di Agricoltura Organica e Rigenerativa2 e sull’uso di energia sostenibile, ma anche con un apprendimento specifico sulle tecniche di commercializzazione dei prodotti agro-alimentari (che in Mozambico coinvolge anche il Mercato della Terra di Maputo con Slow Food), sulla certificazione partecipata e sull’etichetta narrante, infine sull’uso dl computer e internet.
L’obiettivo è quello di sperimentare nuove forme di cooperazione internazionale che permettano ai produttori agricoli e alle famiglie contadine di tutto il mondo di poter costruire il proprio futuro in armonia con l’ambiente e secondo principi di equità e dignità di ogni persona.
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1 DEAFAL (Delegazione Europea per l’Agricoltura Familiare in Asia, Africa e America Latina) è una ONG costituita nel 2000. Opera nell’ambito dello sviluppo rurale per contrastare la povertà e le disuguaglianze economiche e sociali globali, intervenendo a favore dei piccoli produttori agricoli del Sud del mondo. www.deafal.org
GVC – Gruppo di Volontariato Civile, è un’organizzazione non governativa nata a Bologna nel 1971. È attiva nella cooperazione internazionale con strategie complesse d’intervento: dall’assistenza a popolazioni colpite da conflitti e catastrofi naturali alla ricostruzione, dalla sanità alla sicurezza alimentare, dallo sviluppo rurale all’educazione, dalla tutela delle donne all’infanzia. http://www.gvc-italia.org
2 L’Agricoltura Organica e Rigenerativa (AOR) è una disciplina teorico-pratica che attinge da differenti approcci ed esperienze di agricoltura sostenibile. L’AOR massimizza le risorse presenti all’interno di un’azienda agricola e di un territorio, diminuendo i costi di produzione e rispettando le fasi e i cicli della natura. www.agricolturaorganica.org