Agrinido nelle Marche. Bando semi deserto.

Creato il 17 agosto 2011 da 19stefano55

Avevo molto pubblicizzato la volontà dell’Assessorato Agricoltura e immagino anche quello delle Organizzazzioni Professionali (nei comitati tecnici siedevano Coldiretti e CIA) nel dar vita anche nelle Marche a questa nuova forma di agricoltura di servizio, multifunzionale. Trovate pure un pò di risorse (350.000€) per sperimentare l’agrinido di qualità, costruito proprio da un gruppo tecnico-scientifico.

Ogni progetto aziendale, di durata biennale, poteva al massimo avere un contributo di 50.000€ per un cofinanziamento del 50 o 60% in funzione dell’ubicazione aziendale.

Insomma si potevano finanziare almeno 7 agrinido, pensando di coprire tutte le province. Invece sembra che solo 2 aziende (peraltro di un’unica provincia, quella di Macerata) abbiano partecipato e cosa stranissima ci sono , se sono stati richiesti i contributi massimi, ancora circa 250.000€ di soldi da spendere.

Certo  far uscire il bando il 1 luglio e farlo scadere il 30 dello stesso mese non ha favorito, poi il termine “agrinido di qualità” presuppone un supporto progettuale pedagogico, architettonico (pure?) che non è semplicissimo approntare.

Avevo espresso mie perplessità sull’accostare l’agrinido (ancor più se caratterizzato da specifici orientamenti pedagogici) all’agricoltura sociale in quanto mi sembrava un’ottima proposta, alternativa, culturale in ambito dell’educazione, libera e volontaria, dei genitori.

Se vogliamo caratterizzarlo come intervento sociale , ritengo che necessiti un supplemento di lavoro perchè va costruita una rete locale di condivisione con vari attori (Asl, Comuni, coop sociali, assoc. famiglie, fattorie sociali, professionisti, org. prof. agricole, ecc..) che devono dialogare,  capirsi e integrarsi, individuare le imprese, che necessiterebbero essere pure formate e adeguatamente informate sul rischio impresa.

Un progetto pilota territoriale mi sembrava l’approccio migliore. Peraltro i 6 GAL hanno pure complessivamente 2 milioni di euro da gestire con le Province, alle quali spettano di sviluppare iniziative innovative nel sociale. Ma tutto tace, e siamo quasi alla fine del 2011.

L’agricoltura sociale è complessa, dobbiamo partire  non solo sui bambini da 0-3 anni ma su tutta l’ampia gamma di utenti del bisogno, ricordando che le Marche è  la Regione dove l’intesa del Presidente Reg.le Spacca e il Ministro della Salute Fazio ha prodotto la creazione  di “Italia Longeva” e non, ahimè, di “Italia Fecunda“.



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