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Agrinido…agricoltura sociale?

Creato il 24 giugno 2011 da 19stefano55

Forse creerò confusione e molti si risentiranno ma visto che ormai le Regioni si stan lanciando qualche riflessione, critica , ci sta.

L’agrinido per me è un servizio innovativo in ambito dell’impresa agricola multifunzionale. Bene ha fatto la Regione Marche nel porlo in connessione con l’attività agricola, sempre ritenendo quest’ultima preminente in fatto di lavoro e personale utilizzato.

Ma è un’offerta che può raccogliere un certo target sensibile al mangiare sano, allo stare all’aperto, al vivere in un luogo vitale. Si possono fare convenzioni ma rimane un servizio, quindi si paga, può essere di mercato.

Se lo finanzio come agric. sociale deve rientrare nei progetti di conciliazione vita e lavoro, prevedendo anche un contributo al pagamento delle rette per redditi bassi. Cioè serve in una logica di concertazione con associazioni datoriali, aziende; è uno strumento che permette la carriera e nuova occupabilità essenzialmente femminile.

L’agrinido fortemente caratterizzato a livello pedagogico è una scelta, culturale, educativa.

L’agricoltura sociale deve essere una relazione condivisa di territorio, dove attori economicamente diversi dal rurale, scoprono, verificano, il valore preventivo, curativo delle terapie verdi e acquisiscono la conoscenza di uno sviluppo economico locale e sostenibile di un’area.

Se con l’agriturismo l’azienda agricola si apriva al consumatore, la fattoria sociale è luogo di consapevolezza di valori per il cittadino. Sia per quello che è stato colpito dal bisogno, sia per chi crede in una diversa convivenza nel territorio.

Agrinido…agricoltura sociale?



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