In parte son problemi adolescenziali, cronicizzatisicivi con il passare degli anni.
...Ed indovinate di chi è la colpa?! Già. Proprio degli avulsi del "computer", che in meno di due decenni hanno scavalcato di slancio la barricata diventando "addicted", dagli "snob" denigratori che erano.
Demerito della "Play", che li ha sdoganati, facendogli vedere che la "téNNologgìa" non è solo un passatempo invertebrato per "nerds scocciocchialuti brufolosi", ma anche virile macismo degno del ganzo che non deve chiedere Mike.
Ce l'hanno tutti con me perché sono piccola e grigia!!!
Perché diciamocelo: oggigiorno, seduti davanti agli schermi dei "computers" ed affaccendati su "browsers", "smartphones" e "social networks" vari ed avariati, ci sono decine di migliaia di individui che non hanno motivo, titolo e qualifica per starci, davanti ad un "monitor"...
Della serie: vi ricordate quando, negli anni ottanta, infilavate le cassettine nel "Datasette" del "C64" ed aspettavate tre quarti d'ora per potervi spellare le palme delle mani su un "Joystick"? Se lo dicevate in giro, i più vi guardavano strano dall'alto in basso; massimamente non capendo perché non preferivate uscire per farvi saccagnare le caviglie sul campetto parrocchiale, rincorrendo un "Supertele" ovalizzato che prendeva il vento come un aquilone, ad ogni calcio.
...E negli anni novanta la situazione non era poi differente.
In quel periodo, a seconda del sistema operativo preferito, si ponderava sulle potenzialità dell'"X-Copy" nei confrontri del "Burst Nibber", oppure si editavano degli arzigogolati "batch files" che fungevano da menù, per facilitarci e rendere meno grossolano l'avvio dei nostri giochi "DOS" preferiti. ...E gli avulsi sempre li, a guardarci torvi perché non andavamo in disco-TUNZ-TUNZ-teca a spaccarci di musica "techno" ed ad importunare le "teenagers".
Poi, nel 1994, arriva la "Play" ed ammicca. «Guardami. Faccio i giochi maturi, io! Non devi necessariamente essere uno di quei "nerds" sfigati, per usarmi al meglio. Puoi anche essere cerebroleso, perché con me non servono comandi strani, per far partire i giochi. Non devi conoscere il "BASIC" o il "DOS", per videogiocare. "Plug & Play" è il mio secondo nome. ...E poi, vuoi mettere?! Quei pezzenti con i dischetti e le cartucce mocciolose c'hanno i "platforms" busoni e le avventure grafiche dove devi leggere... Capisci?! DEVI SAPER LEGGERE!!! Invece con me, puoi anche essere del tutto analfabeta e giocare al picchiaduro truzzo oppure alle corse delle automobili smarmittate con le livree tamarre!!!».
...Ed il mondo del videogame non fu mai più lo stesso.
Dopo lo "spartiacque Playstation", la gente che era devota solo ai motori ed al "triangolino che ci esalta", improvvisamente cominciò a parlare anche di videogiochi, sistemi video "PAL", caratteristiche "hardware" di un dispositivo...
...Erano dei nostri, MA NON ERANO DEI NOSTRI. Si, perché, inevitabilmente, il retroterra culturale non c'era e non c'era comunque mai stato... La distanza tra noi e loro era netta e marcata. Gli mancavano le basi, per così dire... Cose tipo: saper riconoscere lo spessore di un gioco in quanto opera originale oppure clone spudorato di un tal predecessore storico, per dire. Della serie: Noi eravamo profondi conoscitori della materia. Loro semplici consumatori sovente stritolati dagli ingranaggi del "mass market".
Ma il problema di fondo è che noi eravamo sempre e comunque pochi e raccogliticci. Loro sciamavano come e peggio delle locuste.
"Internet" era diventato il nostro ultimo baluardo. Loro non lo capivano. «Cioè: attacchi il "compiuter" al telefono con questa scatola che fa dei fischi modulati e stai a guardare delle pagine con immagini e testi che devi leggere, spesso in inglese?!».
"Si, ma ci trovi anche delle cose interessanti, sopra. Tipo programmi gratuiti da scaricare. Anche giochi, volendo!".
"Ah! Ma io non so leggere l'inglese...", ti rispondevano. ...E la loro affermazione era corretta anche senza aggiungere "l'inglese" a fine frase. :D
Fatto sta che nel 2004 nasce "Facebook" ed anche il nostro ultimo baluardo scricchiola e sbanda paurosamente. ...Ed infatti, dopo qualche anno di rodaggio, tutta quell'utenza "casual" già svezzata dalla "Play" viene inevitabilmente cooptata dal "social network" più blu e "Fonzie" della rete...
"HEY!!!".
...Ed oggi, tutte quelle decine di migliaia (o milioni?!) di individui che non hanno motivo, titolo e qualifica per starci, "online", purtroppamente ci soggiornano dalla mattina alla sera, per la nostra incommensurabile gioia! :)
...Ed il problema, volete sapere qual'è?! Il problema è che tutti quei servizi di pubblica utilità, erogati gratuitamente delle pagine sociali come "Facebook", diventano ogni giorno sempre meno efficienti proprio perché non vengono più ottimizzati per funzionare al meglio in relazione alle esigenze dell'utenza "regolare". Diversamente, queste pagine "web" negli anni stratificano quintali e quintali di codice-spazzatura, scritto per implementare delle funzioni utilissime per chi cazzeggia con i "social networks", ma assolutamente non rilevanti per tutti quelli che cercano di utilizzare anche la rete ed i suoi servizi come uno strumento di lavoro.
...E così il Marte, che faticosamente cerca di guadagnarsi da vivere anche "online", deve confrontarsi quotidianamente con l'impossibilità di gestire decentemente un "feed RSS" senza appoggiarsi ad un programma di terze parti, con notifiche che stentano ad aprirsi (a meno di non cliccare "links" alternativi, ché quello sulla barra superiore delle pagine funziona una volta ogni dieci, mentre il "mostra tutto" del "balloon" che compare facendo "hover" sulla barra dell'andamento settimanale delle pagine è impeccabile! :) ) e con le anteprime dei "posts" programmati che si caricano solamente ad aprire in una nuova scheda la pagina che le raccoglie tutte...
Ma la cosa più snervante sono i "links" allegati agli articoli, ché tre volte su cinque "Facebook" non "risolve" e quindi non trasforma in "badges" allegate in calce ai "posts"...
...E quei marpioni del faccialibro lo sanno, che questa "feature" è spompatissima e lacunosa. Eccome se lo sanno!!! Altrimenti non esisterebbe il "Facebook Object Debugger": un apposito "tool" al quale dare in pasto i collegamenti che il faccialibro non si degna di digerire automagicamente.
Della serie: hai scritto il tuo bel "post" e devi inserire il "link" all'articolo tal dei tali? Lo incolli e "FB" fa spallucce?! Prima passa per il "debugger". Dagli in pasto il collegamento da linkare e dopo due o tre tentativi (si, anche lui funge molto bene... :P ) vedrai che te lo prende! :)
...Ed a "link" così acquisito (per vie traverse...), vedrai che non avrai mai più problemi con i tuoi "posts"!
Ad ogni modo, per concludere in allegria: "casuals", morite tutti. PER PIACERE! :D