Ah, Venessia!
Creato il 05 dicembre 2011 da Hermes
Eccovi, come promesso, di ritorno da Venezia (ok, ci sono stato a Luglio, ma...), le foto migliori della città...
Questo simpatico signore, proprietario della galleria Levantina nel ghetto, realizza oggetti scultorei in marmo che -seguendo indicazioni della cabala- rappresentano anche parole della bibbia. Sarà felicissimo di spiegarlo lui stesso, se capiterete da quelle parti, illustrandovi l'assurdità del fatto che l'uomo venga dalla scimmia.
A Napoli si direbbe: "Facimm' 'e cuorna!" ed effettivamente...
Il cagalibri. Giuro che si chiama così!
Fuori dallo storico caffè Florian...
Ca' d'oro
Mercato di Rialto
Una forcola, il legno dove si regge il remo della gondola
Questo buffo oggetto serviva e, chissà, serve ancora, ad evitare che si urini nell' angolo causando odori molesti. Immagino che gli schizzi rimbalzino sul lastrone e (ehm...)
Ai giardini: si va alla biennale!
Lampada del padiglione belga
Nel padiglione olandese il pianoforte fa-da-sè
Al padiglione centrale. Abbiamo passato ore per capire se quei piccioni fossero veri o finti. Io sostenevo che erano finti perchè non si muovevano. Beh, invece sono veri, ma impagliati. Una simpatica e chic (?) opera di Cattelan.
Il colosseo quadrato dell'EUR, a Roma!
Il bar della biennale
Fuori dal padiglione americano
E dentro: un bancomat aziona l'organo quando viene utilizzato!
Dovete sapere che buffa gente si ritrova a Venezia per la festa del redentore. Fuochi d'artificio, un enorme ponte di barche, ma anche pirati ubriachi e bagni nella laguna. Decisamente folkloristico. Chissà che il pirata panzone non sia parente di Borghezio...
Un' esibizione sugli artisti orientali moderni a Dorsoduro
Porcolino!
Il suddetto ponte di Barche alla chiesa del redentore, sull'isola della giudecca
Lo squero di San Trovaso, dove ancora oggi si fabbricano gondole artigianalmente (uno dei pochi posti)
La vita a Venezia funziona così
A Venezia è pieno di attività e mostre collaterali alla biennale. Questa era sull'opera, fantastica, del cinese Shi Jindian.
Casa lunga e stretta, sempre un'opera della biennale... che fantasia con i nomi!
Gaggio, bel negozio di tessuti damascati veneziani.
Sempre Gaggio.
Et voila, i fuochi della festa dalla gondola (lo so, terribilmente turistico, ma bello!)
Il povero gondoliere, immortalato un centinaio di volte.
Una foto inquietante per concludere.
Vi segnalo anche qualche indirizzo di shopping tipico a Venezia:
Tessuti: per i tessuti credo che il top a Venezia siano Gaggio, quello di sopra, e Fortuny, casa storica, un nome nel mondo dei tessuti equivalente a quello di Dio.
Furlane: le tipiche scarpe-pantofole veneziane, in damasco e romantico copertone di bicicletta, venivano fatte dalle donne del nord (friuli, da cui il nome) e rivendute in città. Sono comode pantofole utilizzate un tempo dai gondolieri per la loro aderenza al legno delle imbarcazioni. Costano una trentina d'euro massimo e le trovate da Gaggio, Pied-a-terre a San Marco, Dittura a Dorsoduro, tra gli altri.
Marina e Susanna Sent: Hanno un negozio a Dorsoduro, campo san Vio mi pare,e uno nel laboratorio di Murano. Gioielli in vetro moderni ma anche sciarpe fatte a mano in lana merinos a 200 euro.
Sempre a proposito di vetri ci sono nomi storici come Barovier, Seguso, Toso, gli animaletti iperrealistici di Costantini e, il non plus ultra dei vetri, un nome sacro che ispira riverenza come un papa e svuota portafogli come un ladro, è Pauly, che ha anche, nel suo curriculum, i lampadari del Quirinale.
Ma Venezia non è solo Vetri: la città lagunare è sempre stata il centro della carta della penisola. Pensate che Torquato Tasso vi si trasferì perchè il padre doveva farci stampare un poema. Negozi come la legatoria Piazzesi (la più antica della città) o Gianni Basso Stampatore, che ha fatto biglietti da visita anche per Hug Grant, dal suo piccolo e modesto negozio sperso a Cannareggio, o ancora Polliero. Anche dalle parti delle sorelle Sent ne trovate un altro... diciamo che ci sono più legatorie che canali, quasi...E perchè non portarsi a casa una scultorea Forcola, una maschera Mondonovo, un pizzo Emilia di Burano o una vera e propria gondola artigianale di Tramontin?Se invece volete dello shopping più tradizionale, per voi c'è la Calle Larga XXIII Marzo, proprio dietro a P.zza San Marco...
A questo link qualche altro negozio che vi potrebbe interessare:http://www.departures.com/luxury-shopping/guide-to-venices-best-shopping?page=1
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