Magazine Cultura
A voi che piantate questa vigna dolcesul pendio scosceso del futuro
e guardate il sole negli occhi
come il cielo impavido di giugno
Per voi ch’avete saputo attendere
che il grano divenisse oro
sciogliendo i chicchi di grandine
col calore delle mani strette
A voi ch’avete impiegato i giorni
come un telaio pitagorico
per trasformare sogni iridescenti
in sorrisi di occhi e di labbra
In voi la coerenza prospettica
del futuro prossimo atteso
che vi guida come stella polare
nel naufragio perenne della vita
In voi la forza benedetta
del quotidiano ritrovarsi
nel nido del vostro abbraccio
come rondini tornate in Africa
fuggite dal cieco inverno russo.
* In ebraico “Amare”.
25 giugno 2011
Auguri a Marco ed Emanuela per il loro matrimonio.