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A.I Gallery Roma caput divina: un viaggio tra artigianalità e contemporaneità

Creato il 12 luglio 2013 da Thefreak @TheFreak_ITA
A.I Gallery Roma caput divina: un viaggio tra artigianalità e contemporaneità

Nell’ambito di  AltaRomaAltaModa, tra i molteplici eventi che, durante la fashion week capitolina, da sempre portano a Roma quella classica fusione tra storiche maison italiane e nuove realtà internazionali e tra tradizione e futuro, si è svolta la nuova edizione di A.I. Roma Caput Divina, definita emblematicamente un “wunderkammer che celebra la mente e lo spirito tra Artigianato e Arte Contemporanea”.

Non si tratta della semplice descrizione di una situazione statica, il punto d’arrivo di un progetto concluso e che è frutto dell’inevitabile evoluzione storica, ma è la volontà di tracciare una linea continua, di trovare un filo conduttore che leghi passato e presente ad indurre Clara Tosi Pamphili e Alessio de’Navasques a curare A.I. Roma Caput Divina, progetto volto a dimostrare come sia impossibile scindere la moda e l’arte dalla forte carica creativa ispirata dalla città di Roma.
Coniugando prospettive future a tradizioni artigianali, attraverso un’opera assimilabile alla maieutica socratica, A.I. ha lo scopo di estrarre dalla mente dell’ artista pensieri assolutamente originali e unici per renderli fruibili al grande pubblico.

Così la testa e la sua rappresentazione, intesa come pensiero e come spirito, come luogo di studio e di ricerca, diventano un punto di riferimento imprescindibile, il fulcro dell’ispirazione e della riflessione. Ed è proprio nella Bibliotheca Angelica, dove per la prima volta nel 1600 il libro e la conoscenza vengono messi a disposizione di tutti, che artisti e designer sono chiamati ad esporre il proprio lavoro profondamente concettuale.

In questa cornice evocativa e suggestiva neocuture, sartorialità e artigianalità si fondono per dar vita ad un lavoro artistico fatto di immagini,manufatti e video.

Lo scopo è quello di dimostrare come la moda che nasce a Roma sia figlia della tradizione cinematografica e teatrale e come essa affondi le proprie radici nella cultura millenaria di un popolo che ha esportato arte e bellezza.

È proprio questo che ci raccontano Renata del Medico e Letizia Colella nel video “Roma Caput Divina e l’estetica del veleno”. Si tratta di un viaggio che spiega come attraverso l’uso del verbo habeo i romani hanno imposto i loro usi. Poi attraverso le maschere di Simone Valsecchi, fatte con materiali apparentemente impossibili da lavorare, si dimostra come sia possibile annullare il confine fra arte e artigianato. Con gli accessori dell’artista australiana Naomi Goodsir ci si spinge oltre,si va a alla ricerca della perfezione nel visibile e nell’invisibile: cappelli originali e borse lavorate con materiali preziosi affiancano la presentazione di un profumo unico nato dalla collaborazione con Renaud Coutadier.

Filosofi creativi, designer che annullano le distanze tra i diversi linguaggi artistici creano, sullo sfondo di una Roma onirica e felliniana, un percorso intelligente che si snoda tra tradizione ed esclusività contemporanea.

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 a cura di Ignazio Mania

Tag:a.i. roma caput divina, alessio de'Navasques, altamoda, altaRoma, arte contemporanea, artigianato, biblioteca angelica, borse, cappelli, clara tosi pamphili, designer, fellini, freak's moda, ignazio mania, letizia colella, moda, naomi goodsir, renata del medico, renaud coutadier, simone valsecchi


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