E' difficile il mestiere di mamma, ogni singola sera prima di addormentarmi penso a loro, a ciò che hanno vissuto, se ho fatto ciò che andava fatto, se li ho rispettati.
Poi mi chiedo se ho rispettato me stessa perchè se non ci si ama non si può amare gli altri.
E più scavo dentro di me, scoprendo di essere lontanissima dalla perfezione, più percepisco aspetti della loro vita che mi stupiscono.
Allora vedo me stessa come una guida per sopravvivere in questo mondo e loro come maestri dell'anima che con gioia ampliano il mio cammino con stelline luminose.
Pensavo che fare la mamma fosse insegnare ed elargire consigli pratici.....cucinare ciò che amano o che fa bene alla salute, lavarli, li coccolarli, cambiargli le lenzuola, stare attenta alle macchine, alle persone cattive, costruirgli sorpresine e regalini, anche propinargli una raffica di divieti e zittirli in certi momenti......... ma non li ascoltavo profondamente.
E mi sbagliavo! Io non devo guidarli, devo solo armarli e prepararli alla vita. Non devono seguire le mie tracce devono poter scegliere le loro liberamente.
Allora capisco che io sono il loro sherpa e porto i loro bagagli per un pezzzo di strada e loro i maestri dell'anima che con gioia ampliano il mio cammino con stelline luminose.